«La maglia numero 10 a Cassano non ha significati simbolici, e comunque lui come caratteristiche è pronto per indossare questa maglia anche in Nazionale». Così si è espresso Daniele De Rossi appena nominato capitano della nuova Italia di Prandelli. «Abbiamo scelto i numeri di maglia in base alle presenze, c'è una scaletta - ha spiegato il giocatore della Roma - chi ne aveva di più, aveva possibilità di scelta. È ovvio che io non potevo prendere il 9, mentre un trequartista, un giocatore come Cassano può prendere benissimo il 10». Poi sui suoi rappo
Poi sui suoi rapporti con Cassano: «Ai tempi della Roma, io, Totti e Antonio eravamo legatissimi - ha continuato De Rossi - poi ci fu qualche problema, ma nel tempo l'abbiamo chiarito, comunque non fu nulla di grave con me direttamente, io non ho problemi particolari con Cassano e comunque non sono un rancoroso».
Daniele De Rossi ha poi risposto alla recente polemica innescata dai leghisti riguardo la convocazione di Amauri e quelle, eventuali, in futuro di altri giocatori dalla doppia nazionalità.: «La decisione di convocare in Nazionale i giocatori oriundi spetta solo all'allenatore, i paletti di sicuro non deve metterli la Lega Nord». «Oltretutto due mesi fa nessuno della Lega tifava per noi, anzi gli importava di più il risultato del Paraguay - ha continuato De Rossi - è ovvio che l'Italia è sempre stata legata ad un senso di appartenenza, ma il calcio, basta vedere quanto accade in Spagna e Germania, sta andando in questa direzione. E comunque prima c'era Camoranesi, ora c'è Amauri. Non mi pare che il cambiamento sia enorme. E in ogni caso, per quanto riguarda me e i miei compagni, chiunque verrà in questo gruppo sarà sempre bene accetto».
Daniele De Rossi dà il bentornato in Nazionale a Antonio Cassano e il benvenuto a Mario Balotelli, alla vigilia dell'amichevole che l'Italia giocherà a Londra contro la Costa d'Avorio. "Cassano lo conoscevo, le sue capacità non si discutono. Balotelli invece mi ha impressionato come valore del calciatore in sè, come qualità". Il giallorosso non teme che i due 'osservati specialì possano creare problemi al gruppo azzurro, guidato ora dal commissario tecnico Cesare Prandelli. "Si comportano bene, e ci mancherebbe altro, l'importante è che continuino a mantenere questi comportamenti", dice il centrocampista della Roma, che vista l'assenza dell'infortunato Gigi Buffon indosserà la fascia di capitano.
"La Nazionale ha voltato pagina dopo la disastrosa spedizione ai Mondiali di Sudafrica 2010. Sono cambiati diversi giocatori rispetto alla rassegna iridata e, soprattutto, è cambiato il ct. »Prandelli, credo, ha le stesse idee che aveva alla Roma e che ha portato alla Fiorentina. Mi è sembrato emozionato e avrà molta voglia di fare, è normale che sia così", dice. "L'obiettivo di tutti, già a cominciare dall'amichevole in programma domani, è cancellare l'immagine sbiadita fornita in Sudafrica". "Se andiamo avanti pensando che ci è mancato un numero 10 o un giocatore come Cassano, non miglioriamo l'ultimo risultato ottenuto -spiega De Rossi-. Di sicuro non eravamo la squadra più talentuosa, ma nemmeno quella che si è vista"