Oggi alle ore 15.00 è iniziata ufficialmente l'era Cesare Prandelli per la nazionale italiana: è cominciata per quell'ora infatti la conferenza stampa di presentazione del tecnico bresciano
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15.00 Cesare Prandelli entra in sala accompagnato dal presidente federale Abete.
15.05 Abete introduce la conferenza, il debutto sarà il 10 agosto contro la Costa D'Avorio. A seguire iniziano le domande per Prandelli, ecco le sue parole:
"Sicuramente questo è il punto più alto della mia carriera, meglio pensare alle cose che in positivo che alle difficoltà. Ringrazio Abete e Albertini per la scelta, in FIGC mi sento come a casa. Difficoltà ci sono, ma voglio partire con ottimismo."
"Il telefonino era staccato anche prima di Italia-Slovacchia. Non penso di trovare solo problemi, ma anche cose importanti. Un saluto a Lippi, commissario tecnico campione del mondo. Lascia un certo tipo di mentalità, un attaccamento particolare a questa maglia. Dobbiamo ripartire da questo, un progetto che coinvolga tutti, dalla federazione alla squadra passando per i giornalisti."
"Voglio trasformare questa situazione in qualcosa di positivo, la finialità è quella di proporre giocatori di qualità. Se ce ne sono altri? Sì, serve una programmazione, se abbiamo questa forza possiamo raggiungere buoni risultati."
"Sto pensando alle prime convocazioni e alle prime partite di qualificazione. Sarebbe bello cominciare con delle partite giocate bene."
"Voglio evitare di fare dei nomi, verranno convocati giocatori che meritano la maglia. Una scelta meritocratica, basta su dignità e rispetto dei nomi. Totti? Al momento non ci penso, aldilà del nostro rapporto."
"Ogni allenatore può avere in testa un suo modulo. Mi auguro di poter utilizzare giocatori da usare nel loro naturale ruolo, non parto con un modulo prefissato in testa."
"Dobbiamo lavorare sulla qualità umana, è da lì che parte tutto. Tutte le risorse umane sono fondamentali. Chi arriva in nazionale deve rendersi conto che non rappresenta se stesso, ma una nazione."
"Giocatori di qualità non dovrebbero mai trovare problemi a coesistere. Spero di dare a Buffon la fascia di capitano ai prossimi Europei."
"Non ho mai pensato alla nazionale, fino alla chiamata di Abete. Ero una delle poche persone libere e non vincolanti. Voglio confrontarmi con una realtà così, ma non metto sul piatto della bilancia altri valori."
"Voglio pensare esclusivamente alla qualificazione Europea, con una squadra meritevole e con prospettiva."
"Squadra deve avere una sua identità Sono convinto che nel campionato italiano ci sia una grande professionalità che ci può dare una mano."
"Con Lippi ci siamo sentiti appena tornato. Più che i ritiri voglio seguire le prime partite amichevoli dei club."
"Voglio lavorare molto anche sull'orgoglio nazionale, per dimostrare che quella sudafricana è stata solo una parentesi."
"Non conosco Balotelli, non so dare giudizio. Ragazzi giovani hanno sempre paura di crescere, posso consigliargli di vivere in modo sereno la sua condizione. Cassano l'ho trovato molto maturo e sereno, anche grazie all'incontro con sua moglie. Il futuro del calcio è il settore giovanile, c'è qualità nei nostri settori, dobbiamo avere capacità e forza per lavorare in questa direzione. Vedrete tra qualche mese...alla lunga anche grandi club torneranno a pensare di programmare il proprio futuro"
"Ringrazio la Fiorentina e in bocca al lupo per il prossimo campionato."
"Sono favorevole alla moviola in campo. Sarebbe anche un deterrente per la violenza, sarebbe una soluzione fantastica."
"Non mi sono sentito tradito dalla Fiorentina, anche perchè è impossibile dire no alla Nazionale italiana"
"Un riferimento per me potrebbe essere Enzo Bearzot."
"De Rossi ha tutte le caratteristiche per diventare il leader della Nazionale. Sarà uno di quei giocatori che potrà diventare uno dei punti fondamentali."
"L'obiettivo è arrivare agli Europei con una grande squadra."
Abete:
"C'è desiderio e volontà di fare un lavoro condiviso con Prandelli, ecco il perchè della sua stanza a via Allegri. Saluto anche io in questo momento Lippi."
"Un eventuale gol di Pepe non avrebbe cambiato nulla. Il contratto con Cesare è stato definito già in precedenza, con questo mondiale si sarebbe comunque chiuso un ciclo. Un risultato così negativo pone una seria riflessione sulle dinamiche del calcio italiano."
"Non si può pretendere o pensare di richiamare il singolo presidente di società, impedire di investire nel rispetto delle norme. Bisogna fare una politica più incisiva per la valorizzazione dei vivai."
16.05 Finisce la conferenza stampa.