TRS - Queste le parole rilasciate dall'Onorevole Paolo Cento, intervenuto a "1927", condotta da Max Leggeri e Marco Madeddu. "Ho trovato molta maturità e molta responsabilità civile nelle persone che oggi hanno espresso il loro disappunto nei confronti della Tessera del Tifoso.
"Ho trovato molta maturità e molta responsabilità civile nelle persone che oggi hanno espresso il loro disappunto nei confronti della Tessera del Tifoso. Ho apprezzato le proposte e le iniziative. Non c'è dubbio che questo provvedimento colpisce le tifoserie, ma colpisce soprattutto le libertà individuali. LaTessera del Tifoso è la più grande schedatura di massa che determina delle discriminazuioni e non aggiunge nulla alla sicurezza negli stadi. La Tessera del Tifoso è uno strumento discriminatorio a uso e consumo delle società di calcio, neanche delle Questure o delle Forze dell'ordine, perchè sarebbero le società stesse a decidere l'ingresso allo stadio delle persone".
Il provvedimento non risolverebbe il problema della violenza: "Per un delinquente ci sono le leggi che devono essere applicate e fatte rispettare. Ovviamente, chi commette un reato all'interno o in prossimità di uno stadio va punito come coloro che commettono lo stesso reato per strada o da altre parti. Provvedimenti come questi o come quello dei biglietti nominali non fanno altro che allontanare la gente per bene dagli stadi".
Altro punto è quello della retrattività della pena. "Se nella vita - prosegue Cento - ho commesso degli errori e ho pagato il mio conto con la Giustizia perchè mi si deve impedire di tornare allo stadio anche a distanza di dieci anni? La pena non deve essere permanete altrimenti siamo in un sistema al di fuori dell'art. 27 della Costituzione. La Tessera del Tifoso non aiuta a combattere i delinquenti, è uno strumento teso a confinare i tifosi davanti alle televisiioni per il ritorno economico delle pay-tv. Ad esempio? Qual è la ragione per cui si vieta ai tifosi della Roma di andare a Siena? Le due tifoserie non hanno mai dato adito a problemi".
Cento crede alla possibilità di risolvere il problema: "L'obiettivo è cancelllare la Tessera. Troviamo anche una soluzione intermedia, come quella di concederla a tutti senza distinzione alcuna, e di non renderla retroattiva. Evitiamo che il passato delle persone pregiudichi il fatto di comportarsi civilmente".
