"Nessuno pensava che il Bologna sarebbe riuscito a prendere anche la seconda metà di Viviano. E invece avevamo studiato una strategia perfetta e lo avevamo di fatto preso. Poi accade ciò che solo chi conosce le dinamiche del calcio mercato può sapere. Ci siamo ritrovati a dover rivedere tutto ciò che era legato alle tre comproprietà, quella di Viviano, di Ekdal con la Juventus e di Meggiorini con il Genoa. E in quella fase di concitazione, tutto da fare nel giro di dieci minuti, in mezzo a decine di persone, è stato commesso un errore. Può accadere a ogni livello. In ogni categoria. Ma siamo già oltre. Guardiamo avanti. E ritengo che i tifosi del Bologna possano essere comunque contenti perché neanche il più ottimista tifoso rossoblu poteva pensare che avremmo riscattato Viviano. E il Bologna aveva riscattato Viviano. E nessuno deve gettare ombre su Stefano Pedrelli, il nostro dirigente, che fra l'altro quando ritenevamo di aver chiuso a nostro favore l'affare si è reso conto in prima persona di aver commesso un errore. Possiamo dirlo, stavamo festeggiando. A Pedrelli è venuto il dubbio di aver scritto la cifra per metà cartellino e non per l'intero cartellino. Di lì a poco la delusione, dopo un'ora di euforia. Eravamo in macchina. Ma siccome può capitare, non ci siamo fasciati la testa. E chi conosce Pedrelli sa che si tratta di una persona per bene e di un dirigente capace. Posso assicurare che dietro il Bologna non c'era la Roma. Con Sabatini parlo spesso, per lavoro ma anche perché lo conosco da trentacinque anni. Aldilà di contatti che rientrano nella prassi per chi fa il nostro mestiere, non stavamo chiudendo nessun affare con la Roma legato a Viviano. Emiliano l'ho sentito ieri. Eravamo in stretto contatto. E sapeva che avremmo fatto di tutto per riscattarlo. Non mi risulta che si fosse sentito con la Roma. Posso dire che difficilmente rimarrà all'Inter. Viviano merita di giocare. E può aspirare a una grande squadra.



Ma come detto abbiamo subito voltato pagina e sappiamo già chi prendere per sostituire Viviano. Curci? Non faccio nomi.



Ramirez non si muove da Bologna. Nonostante per lui e per Britos ci siano molte società interessate. La Roma non ci ha mai chiesto Ramirez.



Alvarez è un talento. Poi bisognerà capire se sia pronto. Secondo me ancora non lo è al cento per cento. Ma poteva non essere pronto neanche Pastore quando venne in Italia, poi Sabatini puntò su di lui e azzeccò la scelta.



Per Lamela faccio lo stesso discorso, anche se è più giovane di Alvarez. Se ne parliamo in chiave Roma dico semplicemente di fidarsi di Sabatini, che è un riflessivo, uno che conosce come pochi altri il mondo del calcio.



Martinuccio è un giocatore molto interessante. Uno che dal centrocampo in su prende palla e va dentro benissimo. Lo avevamo seguito anche noi, poi le sue prestazioni in Coppa Libertadores hanno fatto lievitare il prezzo. Prima costava molto meno.



Non sono sorpreso dal passaggio di Gasperini all'Inter. In Italia la scelta era fra lui e Mihajlovic, ma credo che se Sinisa fosse stato libero, sarebbe diventato il tecnico dell'Inter.



Come mi pongo nella vicenda Neymar e sulle polemiche fra Maradona, Pelè e lo stesso Neymar? Non mi piace mai andare contro Diego, ma Neymar se non diventerà più forte di Messi ci andrà molto vicino. E' un giocatore fantastico. Ha la tecnica di Messi e la follia di Diego".