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Dentro i secondi

05/09/2013 alle 10:57.

LEGGO (F. BALZANI) - Frederic Bompard. A molti in Italia questo nome non dice nulla, alcuni lo hanno sentito per la prima volta nel dopo gara col Livorno quando a Garcia è stato chiesto con chi parlava al cellulare durante la partita, altri nei pressi di Trigoria

Appollaiato sopra la tribuna stampa, il vice di studia il movimento delle squadre e appena può comunica al tecnico come far male all’avversario. «Dalla tribuna si ha una prospettiva a 360 gradi, si vedono cose che in panchina è impossibile vedere», dice Bompard che in Francia utilizzava il walkie-talkie mentre qui - dopo la gaffe col cellulare - per ora si avvale di un messaggero che fa su e giù tra tribuna e panchina. Dopo aver studiato il primo tempo: a Livorno ha consigliato al tecnico di invogliare i giocatori a tirare da fuori area (gol di ); col Verona di attaccare sulle fasce (vedi ). Risultato? Zero gol complessivi nei primi 45’, cinque nella ripresa. L’importanza di Bompard per era emersa già durante la trattativa tra Roma e Lilla quest’estate: il tecnico aveva preteso che il suo vice lo seguisse nella capitale, a costo di far saltare l’operazione.

«Stiamo praticamente insieme da 12 anni - ha scherzato Bompard qualche tempo fa - non potevo mancare a quest’appuntamento con Rudi e Claude». Claude, ovvero , altro elemento fondamentale dello staff di . Un trio affiatato in campo e fuori tanto che in Francia erano soprannominati “i tre moschettieri”. , 44 anni ex difensore di Lilla e Saint Etienne, si occupa soprattutto della fase difensiva oltre ad aiutare a comunicare ai giocatori le disposizioni di Bompard. «Il nostro è un vero lavoro di gruppo collaudato negli anni», le parole del tattico che ha conosciuto tredici anni fa, quando era il suo allenatore al Saint Etienne. Anche in questo caso i primi risultati sono da applausi: zero gol subiti e pressoché inoperoso. Chapeau.

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