DA PINZOLO FRULLINI/ZOTTI - Alla vigilia del primo test per la nuova Roma di Di Francesco, Alessandro Florenzi, che non potrà ancora scendere in campo, incontra in piazza Carnera i tifosi giallorossi accorsi a Pinzolo per il ritiro dei giallorossi. Segui con noi il live.
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21:12 - Matteo Vespasiani, il presentatore della serata saluta Florenzi, chiedendogli come si sente:
"Sono un po' stanco e sono contento di questo perché erano un po' di mesi che non sentivo questi bei dolori. Questo significa che sto ricominciando a fare quello che mi piace di più nella vita e che sta andando tutto per il verso giusto."
Cosa ti ha colpito di più di questi primi giorni Di Francesco:
"Ci sarà molto da lavorare, ancora molto da apprendere, quello che era stato al Sassuolo sta cercando di imporlo qui perché avevano un bellissimo calcio e l'hanno dimostrato per tutto il campionato."
Come hai vissuto questo periodo tremendo, lontano dal campo?
"Quello da cui sono ripartito è stata la mia famiglia, i miei amici, mia moglie e mia figlia, sono le persone che mi hanno aiutato di più a passare questo periodo non felice, ma che mi ha fatto diventare ancora più uomo di quello che sono. A volte le ferite ti rendono veramente più forte. Ho conosciuto persone fantastiche che soffrono più di me e che vanno oltre tutto anche per i figli. Mi sento quindi un ragazzo fortunato."
Dicono che sei molto duttile, ma ogni tanto ti sarebbe piaciuto avere un ruolo fisso...
"Quello di Alisson (ride,ndr)"
Di Francesco ha detto che ti vede esterno alto:
"Per me è importante giocare e aiutare la squadra, se il mister vorrà sarò a disposizione"
Hai portato la Playstation? In che gioco sei più forte?
"A Fifa forse, ma da quando è arrivata Penelope (la figlia, ndr) è un po' più difficile"
"Forse quando sono arrivato alla Roma, prima giocavo sulla pozzolana, che era la cosa più bella del mondo."
"A 11 anni."
"Giocavo esterno destro. Nel 4-4-2."
"Tanto, mi ha accompagnato sempre, prima e durante l’infortunio, mi ricorda tante cose, ogni canzone è associata un po' alla mia vita."
"No. Cioè tipo 4 su 10, però se vado a Londra mi faccio capire."
"I’m sorry, where is the restaurant? (gioca sulla pronuncia, ndr)"
Viene mandato l'audio del gol contro il Barcellona in tutte le lingue del mondo (tripudio di applausi e grida in tutta la piazza)
Come hai fatto a fare un gol del genere?
"Non è stata una cosa facile"
Dal pubblico qualcuno grida: "Hai sculato!"
"Qualcuno dice anche questo, di solito lo dicono i laziali, quindi non so fatti qualche domanda (ride, ndr)"
(Segue boato del pubblico)
"Si ma non sono arrivato in area"
"Istinto secondo me, il portiere fuori l’avevo visto, sapevo che il portiere del Barcellona giocasse così fuori. Edin aveva fatto uno scatto e allora ci ho provato. Diciamo che nella percentuale collettiva c’è anche una parte che ha detto il ragazzo laziale là (ride, ndr). La fortuna è stata dalla mia parte ed è uscito un bel gol."
"Forse quello a cui sono più affezionato è quello che farò quando ritorno."
Allora adesso, quattro motivi (musicali) della tua vita, vediamo se li riconosci...(parte la musica)
"Questa è “Il viaggio” della Mannoia, Ha accompagnato questo periodo della mia vita, ma non per l’infortunio. L'ho vista in concerto con mia moglie. Questa è una delle poche canzoni che ha scritto e lei praticamente scrive ad un figlio, una figlia che parte e io e mia moglie l’abbiamo subito fatto nostro e visto come sarà tra un po' di anni per Penelope. E come l’hanno vissuta le nostre mamme quando siamo andati via da casa per andare a vivere la nostra vita. Mi ha colpito tanto."
Tu hai un legame familiare fortissimo…
"Assolutamente si, con la mia famiglia, insieme ad Ilenia, abbiamo condiviso praticamente tutto. Lei mi ha conosciuto quando ero Alessandro e non quando ero Florenzi."
Parte il secondo motivo…
"“Sogni di rock n roll” mi ricorda i miei amici, coloro che mi hanno aiutato tanto anche durante l’infortunio. E questa canzone mi ricorda un po' loro. Gli amici sono una delle cose che tengo più strette"
Cambiano gli amici quando sei famoso o cambia chi è famoso con loro?
"Penso che non debba succedere nessuna delle due e mi sento fortunato, spero di non deluderli."
E’ difficile sopratutto per chi sta sui giornali?
"Devo dire che non li leggo tanto. Voglio starci il meno possibile ma ti fanno sentire importante come persona."
"E' una canzone che mi ricorda mia moglie perché è quello che vorrei che fossi io, come dice la canzone."
Roma e i romani. E' un'identità forte, è una responsabilita grande. Dal giocatore romano ci si aspetta qualcosa in più, pesa?
"No, pesa no, bisogna saperla gestire, ma viene col tempo. Durante il primo derby non ero pronto, poi si sentono impari a gestirle. Ora la senti la mattina, prima le sentivi ancora di più."
"Di stare tranquillo e giocare come sa e cercare di mettere tutto in campo come ha dimostrato a Sassuolo. Anche Daniele lo aiuterà tantissimo come ha aiutato me, insieme a Francesco, a insegnarmi tutto quello che c’era da fare per la Roma."
"Si riparte sempre da loro cercando di stare tutti sullo stesso binario, siamo un gruppo e anche loro fanno parte della squadra, anche i tifosi sono importanti per noi."
Il pubblico: "Scoop!"
"(Qualcuno grida Romanisti!) Non c’entra ma la metto lo stesso!"
Florenzi conclude la serata salutando il pubblico con una serie di parole "difficili" e interrogandoli su alcuni termini come "neglittoso" e "barbaglio" (il pubblico partecipa divertito, ndr)
"Siete stati sesquipedali, che vuol dire enormi."
Florenzi saluta il pubblico e se ne va sulle note di "Voglia di stringersi un po'"
21:10 - Entra Alessandro Florenzi che si concede un selfie con i due sciatori
21:00 - Inizia la serata di Florenzi con l'ingresso di due campioni dello sci Stefano Gross e Paolo Pancrazi che introducono il numero 24 giallorosso