Sale l'offerta per i diritti tv, ma la Lega si prende ancora un mese

04/07/2023 alle 08:43.
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IL TEMPO - «Ci stiamo avvicinando all'obiettivo che ci eravamo prefissati» ha esordito nell'assemblea della Lega di A l'ad Luigi De Siervo che, dopo le trattative private che si so-no svolte la scorsa settimana, ha preferito non svelare il contenuto delle buste contenenti i rilanci. Alle 13 sono arrivate presso il notaio le nuove offerte delle tv in corsa per aggiudicarsi per un quinquennio i diritti televisivi del campionato a partire dal 2024. Ovvero Dazn, Sky e Me-diaset. L'amministratore de-legato, l'unico a conoscerne il contenuto, ha mantenuto il mistero con i presidenti riuniti in assemblea. Perciò, in mancanza di assegnazione dei diritti tv, è ancora presto per sapere dove si potranno vedere le partite del campionato dal prossimo anno. «Poiché è una possibilità prevista dal bando, abbiamo facoltà di prorogare le tratta-tive private per i prossimi 30 giorni» ha annunciato il presidente Lorenzo Casini, indicando nel 2 agosto la scaden-za definitiva delle contrattazioni con le tv. Entro quella data i club dovranno votare l'assegnazione dei diritti televisivi ai broadcaster in corsa oppure aprire le sei buste contenenti le manifestazioni
di interesse espresse da fondi e banche interessati a realizzare il canale. La sensazione è che i colloqui avvenuti la scorsa settimana a Palazzo Parigi fra una rappresentanza di presidenti e le tv abbiano prodotto un esito quasi soddisfacente. Sommando le cifre che i broadcaster sono disposti a investire, si arriva infatti a una cifra vicina a quota 950 milioni, un numero certo inferiore alla soglia minima di 1 miliardo e 150 milioni indicato nel bando, ma comunque confortante considerando il momento di crisi globale. Il compito di De Siervo e della commissione sarà ora quello di trovare un incastro fra le esclusive, coesclusive e pick (ovvero le partite di cartello) a cui mirano le tv in modo da massimizzare il profitto. Va detto inoltre che il prolungarsi delle trattative durante il mese di luglio servirà anche per attendere l'approvazione della legge sulla pirateria, passaggio fondamentale per Dazn e Sky per proteggere il proprio investimento nel calcio. La prossima assemblea si svolgerà il 14 luglio, data in cui verranno assegnati i diritti televisivi della Coppa Italia. Dall'esito di quell'asta dipenderanno in parte le sorti della vendita dei diritti tv del campionato. Qualora ad esempio se li aggiudicasse la Rai, Mediaset sarebbe indotta a offrire cifre maggiori per la serie A. Va inoltre ricordato che per lo slot della partita in chiaro del sabato sera, qualora la tv del Biscione non fosse interessata a investire cifre consistenti per la partita da trasmettere su Italia 1 (dal momento che il prime time del sabato di Canale 5 è appannaggio di Maria De Filippi), potrebbe essere messa in discussione la formula dell'esclusiva. La concessione di 30 giorni per le trattative private è inoltre un chiaro segnale della scarsa intenzione dei presidenti di percorrere per ora la via del canale, nonostante gli investimenti già realizzati per il centro di produzione di Lissone.