Il dilemma di De Rossi tiene in ansia la Roma: terapie o operazione?

30/10/2018 alle 14:55.
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IL ROMANISTA (P. TORRI) - La ciste di . I polpacci di Pastore. L'odissea di Karsdorp. La coscia di . I muscoli di  e Kluivert. E meno male che, all'inizio della stagione, si era parlato, peraltro a nostro giudizio con una certa dose di ragione, di una rosa ai confini dell'esagerato. Perché ora, tra i non pochi problemi con cui la Roma si sta confrontando, c'è pure quello di un'infermeria che all'esterno vede affisso il cartello del tutto esaurito. (...) l problema, per Di Francesco, rischia di protrarsi perlomeno ancora per un po'. Ci sarebbe da domandarsi come mai, pur avendo cambiato plotoni di preparatori atletici, in ogni stagione ci si ritrovi a dover fare i conti con un numero eccessivo di problemi fisici e una preparazione fisica che, a vedere la squadra in campo, qualche dubbio lo può legittimare. In più, ora, c'è il rebus . Costretto nel recente passato già a fermarsi, rientrato in campo con il Cska, richiamato in panchina a dieci minuti dal fischio finale, ancora titolare contro il , ma a pochi minuti dall'intervallo costretto nuovamente ad alzare il braccio per chiedere il cambio. (...) l dilemma non sarà proprio shaksperiano, ma questo è il problema: operare o non operare il ginocchio del ? Per chi fosse distratto, ricordiamo che da Trigoria è filtrato come il stia soffrendo di una ciste sul menisco esterno del ginocchio, a cui si è aggiunta una contusione ossea. Un problema che si sta portando dietro da non meno di due stagioni. Ora però ci pare chiaro che la situazione sia in una fase di peggioramento. Allora, che fare? C'è da dire che non più tardi qualche settimana fa, è andato a Villa Stuart per farsi visitare dal professor Mariani. Il responso è stato, appunto, quello della ciste sul menisco esterno. Problema che si può affrontare in due maniere: terapia conservativa oppure entrare in sala operatoria e asportarla. Si è deciso, almeno per il momento, di optare per la soluzione conservativa. (...) La terapia conservativa consiste in infiltrazioni e fattori di crescita che possono consentire al giocatore di arrivare a fine stagione e, poi, nel caso, decidere per l'intervento chirurgico. Cosa che si cercherà di fare soprattutto in considerazione del fatto che per operarsi vorrebbe dire stare lontano dai campi di gioco tra le dieci e le dodici settimane, in sostanza tre mesi. Un'eternità di fatto. (...)

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