Fu più forte di Fifa e Uefa Scaratti. E quel gol che fece rifare le regole

17/08/2013 alle 11:59.

GASPORT (G. LO GIUDICE) - Si è spento ieri Francesco Scaratti, alla Roma in tre diversi periodi della sua carriera. Quella giallorossa è stata sempre la sua squadra del cuore. Scaratti era nato a Roma il 19 febbraio del ’39 e calcisticamente nella

Nel ’59 gioca al Siena in C, quindi nel ’60 Paolo Mazza lo porta a Ferrara e Scaratti esordisce in A contro l’Atalanta il 2 ottobre. L’anno successivo torna nella Capitale per giocare con la Tevere Roma, restandovi tre stagioni e occupando diversi ruoli: mediano, ala, difensore e interno, guadagnandosi l’appellativo di jolly. Torna in Serie A nel 1964 nel Mantova e a novembre passa all’Hellas Verona. Torna per la terza volta a Roma, stavolta con la squadra giallorossa e fino al 1973, utilizzato in tutti ruoli da Helenio Herrera e Oronzo Pugliese. In sei campionati ha indossato anche la fascia da capitano.

Nel campionato 73 74, però, Manlio Scopigno decide di non utilizzarlo e Scaratti si ritira definitivamente dall’attività agonistica. Con la Roma ha vinto una Coppa Italia nel 1969 e una Coppa AngloItaliana nel 1972. Ha giocato 122 partite di campionato,22 (con 2 gol) in Coppa Italia e 21 (con altri 2 gol) in competizioni europee. Sul il bellissimo, e purtroppo inutile, tiro al volo per il gol del 22 nei supplementari della semifinale di Coppa delle Coppe con il Gornik Zabrze (che grazie alla monetina vinse lo spareggio di Strasburgo). Proprio da quel momento Fifa e Uefa decisero di eliminare spareggio e sorteggio, introducendo la regola dei gol dal valore doppio in trasferta. Da allenatore ha guidato la Lodigiani in C e seguito la Primavera della Roma