IL MESSAGGERO (S. CARINA) - Oramai manca soltanto l’annuncio ma De Sanctis è già il nuovo portiere della Roma. Segnali positivi si rincorrono da venerdì quando la moglie del procuratore Pastorello, l’avvocato Claudia, ha scritto su Twitter: «Per De Sanctis alla Roma siamo ai dettagli». Il legale non si riferiva all’intesa tra l’abruzzese e il club giallorosso perché quella è stata raggiunta da tempo: biennale da 1,2 milioni. E non alludeva nemmeno all’accordo tra Roma e Napoli visto che anche questo è già deciso: 500mila euro. Le sue parole riguardavano esclusivamente la telenovela che sta caratterizzando la ricerca di un portiere da parte del società partenopea. Il tira e molla con Julio Cesar ha avuto il suo epilogo proprio venerdì, quando il brasiliano ha rifiutato l’offerta di De Laurentiis che però non ha perso tempo e ha virato su Reina del Liverpool, vecchio pupillo di Benitez.



L’INTESA - Accordo di massima trovato in poche ore, tanto che ieri il Napoli non ha inserito nella lista dei convocati De Sanctis per la prima amichevole della stagione contro il Feralpisalò. L’ulteriore dimostrazione di come oramai l’avventura di Morgan in azzurro sia giunta al capolinea. Finalmente è pronto ad abbracciare la Roma. Il portiere è entusiasta e spinge per arrivare a Brunico già nella giornata di oggi. Se non sarà possibile (c’è ancora una pendenza economica da risolvere) ritarderà il suo arrivo di un giorno e si recherà direttamente a Trigoria.



INSULTATO E PUNITO - Per un portiere che arriva, un attaccante che va. O meglio: che dovrebbe andare. Questi almeno sono i propositi di Sabatini, carpiti dalla conversazione con Fenucci finita su internet. Ma il d.s. non aveva probabilmente fatto i conti con la testardaggine dell’attaccante, incurante della contestazione di una parte della tifoseria e del pugno duro del club che ufficiosamente ha annunciato che lo multerà per il gestaccio (dito medio) rivolto qualche giorno fa ad un gruppo di sostenitori che lo avevano insultato. Ma c'è un fattore in più che non va tralasciato: i compagni lo adorano. Anche Garcia l’altro giorno si è lasciato scappare una frase - «E’ un goleador di grande livello. Se resterà? I grandi giocatori è meglio averli nella propria squadra che vederli partire» - che malignamente può essere interpretata come la volontà di non svalutare un capitale societario. E se invece fosse più semplicemente un messaggio alla dirigenza? Anche perché chi si attendeva di alimentare un’asta come accaduto con Marquinhos, ha fatto male i conti. Sinora si sono fatti avanti Southampton, Zenit e Manchester City. I primi due club, destinazioni poco gradite al calciatore, hanno messo sul piatto la somma richiesta dalla Roma (18-19 milioni). I Citizens, invece, hanno invece giocato al ribasso per poi virare sull’accoppiata Negredo-Jovetic. Osvaldo è stato chiaro con la società: «Devo andare via? Ok ma decido io dove». Il suo sogno è la Premier e il suo entourage monitora quello che sta accadendo a Liverpool con Suarez in partenza, conteso da Arsenal e Real Madrid.



SCAMBIO GILA-BORRIELLO - Soldi che la Roma attende per regalare l’attaccante esterno richiesto da Garcia (Gervinho) e scommettere sull’ennesimo talento (Bueno) scovato da Sabatini anche se il Nacional chiede prima i 400mila euro per la valorizzazione di Lopez e il Cska Mosca nelle ultime ore sta provando ad inserirsi. Per lo scambio Gilardino-Borriello, invece, potrebbe bastare molto meno. Di certo non si farà sulle basi proposte qualche settimana fa da Preziosi: il presidente del Genoa voleva vendere il proprio attaccante e riprendersi in prestito Borriello. Ma come ha detto ieri il ds rossoblù Delli Carri: «Nel mercato non si esclude mai nulla».