LA REPUBBLICA (F. BOCCA) - Alle scoppiate del campionato non resta ormai che la consolazione della Coppa Italia. Sognavano Wembley e triangolini tricolori, potranno al massimo farsi un dispetto domani allOlimpico. Succede, si parte per conquistare tutto e ti ritrovi a giocare in cortile. LInter avrebbe voluto un altro
Oggi quegli attacchi si sono quasi dimezzati: Milito è sparito e Vucinic pure. Hanno appeso il cartello Vendesi al collo. Appena vinta la Champions Milito disse di voler andar via. Moratti avrebbe dovuto cederlo allistante, e ne avrebbe ricavato anche bei milioni (25-30), invece si è tenuto un giocatore spesso assente, i cui gol sono spariti, la quotazione crollata e le offerte ad averle. Anche Vucinic voleva andar via: ha sempre segnato abbastanza poco per essere unattaccante da capo. Moratti freme di fronte al fair play finanziario, vuole spendere, sogna Tevez o magari Fabregas. Gli americani hanno già messo sul piatto nuovi manager (Baldini e Sabatini) e soprattutto 40 milioni, di cui una fetta destinata a Pastore. Inter e Roma hanno voglia di campioni e soprattutto di dimenticare. Addio a due belle squadre, che accendevano il fuoco, che litigavano rigore su rigore, che incrociavano gli scarpini e spaccavano il calcio. Prostituzione intellettuale attaccava Mou, Più che un allenatore, un bel motivatore rispondeva Ranieri. In finale di Coppa Italia, Totti inseguì Balotelli per prenderlo a calci. La rivalità feroce è diventata depressione, le due big sono logore.
La Roma anche più dellInter, certo. E non solo fisicamente ma anche di testa: abbiamo finito la benzina
dice Leo, gli appuntamenti decisivi li sbagliamo dice Montella. Motta e Maicon fuori per improbabile
scelta tecnica (ci sono sempre stati...), Pizarro con Ranieri non rispondeva nemmeno allappello.
Giocatori che hanno silurato i vecchi allenatori, per poi non saper sostenere i nuovi. Leonardo (media punti 2,22, rispetto a Benitez 1,53) e Montella (media 1,75, Ranieri 1,56) sono probabilmente a fine corsa. Leo è stato il fugace innamoramento di Moratti, Montella forse solo un ponte tra Ranieri e un coach gradito agli
americani (Ancelotti?). Inter e Roma volevano passare dal tecnico esperto al giovane inesperto che
le rimotivasse e le rilanciasse: ma le sconfitte non fanno differenza e bruciano a qualsiasi età. Lallenatore
dellamore e lallenatore dei ragazzini, belle favole no?