Vice-Riise, c'è Bellini

16/06/2010 alle 20:43.

IL ROMANISTA (C.ZUCCHELLI) - GIANPAOLO BELLINI come vice Riise è più di una possibilità. Il terzino dell’Atalanta piace (e parecchio) a Trigoria: da Ranieri, il primo a fare il suo nome, a Daniele Pradé fino a Montali e Conti, tutti sono convinti che potrebbe essere lui la persona giusta per far rifiatare John Arne sulla fascia sinistra. Lui, dal canto suo, verrebbe a Roma di corsa: in questi giorni è in vacanza e non rilascia dichiarazioni, ma agli amici ha confidato che l’idea di giocare in Champions, piuttosto che in Serie B, lo alletta. Ha letto dell’interesse della Roma dai giornali e ha fatto sapere che sarebbe un onore, per lui, lavorare con un tecnico del genere che quest’anno ha portato la Roma a sfiorare lo scudetto.

Non lo spaventa neanche la prospettiva di un radicale cambiamento di vita, nonostante sia molto legato a Bergamo e all’Atalanta, con cui gioca da quando era bambino. In questo senso, potrebbe essere importante il cambio di proprietà, visto che a Bergamo, dopo il passaggio di mano da Ruggeri a Percassi, c’è aria di grande rinnovamento. Amatissimo dai tifosi, è il vice capitano e a Bergamo non tutti prenderebbero bene il suo addio. «Però - dicono fonti dell’Atalanta - non si può impedire a un ragazzo che si è sempre comportato benissimo con tutti, di coronare il sogno di giocare in una grande squadra. Venire a Roma sarebbe il giusto coronamento per la sua carriera, anche se a noi mancherebbe un vero punto di riferimento». Trent’anni, un solo anno di contratto, arriverebbe senza un grande esborso economico, magari inserendo nella trattativa il prestito o la comproprietà di qualche giocatore. Il suo procuratore Marc’Antonio De MarchiLAROMA24.IT ha fatto il punto della situazione: «Non c’è nulla di concreto in questo momento. Non posso dire se ci sono stati contatti. È chiaro - ha ammesso - che sarebbe un’opportunità enorme per il giocatore, ma non mi va di parlarne senza nulla di definito. Vedremo se qualcosa si muoverà nei prossimi giorni». La sensazione è che una volta sistemata la questione Burdisso, da Trigoria scatterà l’affondo decisivo.

 

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