
IL ROMANISTA (M. IZZI) - Con la rete siglata al 91 con il Parma, Brighi ha rinfrescato uno dei luoghi comuni della storia giallo-rossa, ovvero il gol allultimo respiro nellultima gara dellanno. A inaugurare la tradizione al fotofinish era stato nientemeno che Ziroli, all89 minuto di RomaLa Dominante del 16 dicembre 1927. A dire il vero in quel primo anno della sua storia, la Lupa si era alquanto divertita a far soffrire i suoi tifosi deboli di cuore. A meno di 17 minuti dal termine infatti, i padroni di casa erano sotto di una rete sul risultato di 2-1. Il gol del pareggio arrivò al 73, mentre Bussich siglò il gol del 3-2 all88. A volere lultima parola fu però quello stesso ..
1929 e il 1931 (e nelle file biancocelesti avrà un altro merito non indifferente, quello di partecipare alla sconfitta nel primo derby), ma i pochi mesi di militanza nella Roma e la conclusione della carriera nella Mater, al fianco di Fulvio Bernardini, ce lo fanno perdonare di buon grado.
Facciamo un bel salto e ci spostiamo al 27 dicembre del 1942 per documentare un altro gol allultimo respiro. Né lanno, né la partita, né tantomeno il protagonista hanno nulla di ordinario. Lanno che se ne va, infatti è il 1942, che vede la Roma indossare sulle maglie lo scudo sabaudo simbolo del tricolore conquistato a giugno. La Juventus evoca già scontri epici e nelle file bianconere, per lo più, a fianco a Borel, Parola, Sentimenti IV, cè un certo Giuseppe Meazza. Il gol in questione arriva all89. E un gol inutile, in quanto non impedirà alla Roma di uscire battuta dal proprio terreno di gioco, ma Renato Cappellini, uomo che per i suoi eccessi avrebbe probabilmente riscosso la simpatia di Charles Baudelaire, non vuole negare alla sua carriera romanista (ormai giunta agli sgoccioli), questo estremo punto esclamativo.
Forse è vero che le date riflettono in un sottile codice, del tutto incomprensibile ad un primo sguardo, le vicende degli uomini e anche delle squadre di calcio. E si, perché il gol allultimo respiro torna a fare
capolino dopo dieci anni (per scrivere esatti bisognerebbe fare a meno di sei giorni galeotti). Lavversario, da non crederci, è sempre la Juventus (con Carlo Parola ancora al suo posto), il gol, al 90 marcato da Egisto Pandolfini, nuovamente inutile per evitare la sconfitta. Il 22 dicembre altra connotazione da brividi
lultimo nome a finire sul libretto dei marcatori annotato dallarbitro Gonella (lo stesso che dieci anni dopo dirigerà
la finale dei Mondiali dArgentina), lultimo gol di un anno, il 1968, che ha cambiato per sempre la storia europea e mondiale
ebbene lultimo gol
e sarà davvero lultimo della sua carriera e della sua vita è di Giuliano Taccola: Ta ta taccola, un gol di potenza, segnato al 90, un gol alla Taccola rifilato al Varese che nelle sue file vede Renato Cappellini, non quello del 1942, ma ormai in questa storia di coincidenze al limite della magia non ci stupiremmo neanche più di questo.
A portare via la malinconia non poteva che essere lui, Ciccio Cordova, bando alle amarezze, alla cabala, alla pigrizia e a quel modo tanto distaccato dincedere sul campo. Quando Cordova ha voglia gioca sino alla fine, fino all88 minuto della gara contro il Perugia del 21 dicembre 1975. E il gol partita, un gol al volo, bellissimo. Ma in questa carrellata di uomini che non devono chiedere mai, non poteva mancare il bomber Pruzzo. Per lui, però, chiedo uno stralcio dallarticolo come nei processi. Eh si, perché Pruzzo faceva gol in tutti i minuti, senza andare troppo per il sottile. Semplicemente il 30 dicembre 1979, il suo acuto è arrivato all89, contro il Cagliari, fissando il punteggio sull1-3 per i nostri, ma del resto in quel match, il Bomber aveva già timbrato il cartellino.
Il 20 dicembre del 1989 è Policano, all89, a siglare contro il Pescara un gol, inutile se non per portare il punteggio sul 5-1, lanno seguente, invece, il 31 dicembre 1988, in un Olimpico che, assomigliava tanto al San Paolo è Rudy Voller, all88 a gelare Diego Armando Maradona e mezza Posillipo. Il trittico (un senso al gol di Policano doveva esserci) si completa il 30 dicembre 1989, sarà Rizzitelli, all89 a finire sul libro mastro degli uomini allultimo respiro, bucando Cosin e la rete del Bologna. Il 22 dicembre del 2001, la Roma, come nel 1942, chiude lanno di uno storico tricolore
qualcuno forse lo avvisa della questione e al 91, Damiano Tommasi infila
Lupatelli (lo avrete capito questa è una storia in cui la normalità è completamente sparita).
Chi dovesse ancora avere dei dubbi lo lasciamo a riflettere sullultimo nome indicato dagli astri
22 dicembre 2007, al 90 di Roma-Sampdoria Castellazzi è battuto da Francesco Totti. Ammettiamolo, Brighi non è in cattiva compagnia.