Conferenza stampa, SPALLETTI: "Faremo vedere che la Samp è stato un episodio. Paredes mi ha detto di voler rimanere. Il mercato ci ha tolto energie" (FOTO e AUDIO)

31/01/2017 alle 20:17.
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Torna a parlare : l'allenatore lo fa in conferenza alle ore 14 dalla sala stampa di Trigoria, alla vigilia del match di Coppa Italia contro il Cesena. Questo l'intervento del tecnico giallorosso:

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Ascolta Spalletti, conf stampa pre Roma-Cesena 31.01.17" su Spreaker.

" si allena da oggi con la Primavera poi tutti a disposizione"

Il Cesena non sta vivendo un buon momento
Sei uno attento, la sintesi è quella: hanno eliminato l'Empoli ai supplementari in casa loro e addirittura hanno vinto col . Camplone è un allenatore che già da calciatore era uno di quelli tosti, era un difensore, sa fare la fase difensiva e aveva già portato ai playoff Perugia e Bari. Ha fatto vedere di essere uno di sostanza e si affida alle ripartenze di giocatori forti come Rodriguez e Ciano, che ha a disposizione. E' una squadra che fa blocco tra difesa e centrocampo con velocità e imprevedibilità negli uomini offensivi e Camplone sa sfruttarla al massimo perché ha buttato fuori queste due squadre. Se dai un segnale alla squadra che fai cose nuove perché è più facile, commetti un errore che hanno già commesso gli altri. Hanno buttato fuori due squadre fortissime per loro e figurati ora quale apertura gli da questa partita, di popolarità e visibilità. Troveremo 11 giocatori che triplicheranno le loro forze contro di noi ed è giusto che sia così. Se non la sapremo preparare bene, faremo come gli altri, perché non c'è differenza. La differenza deve essere l'approccio, non ci sarà la differenza nello scorrimento senza il massimo della disponibilità e dell'attenzione

Come si avvicina la Roma?
Un po' quello che bisogna verificare ora, quello che abbiamo detto dopo la partita ieri. Quando si parla di ossessione non è un modo di parlare, un modo di pensare. Si parla di un modo di fare da applicare sempre. E più l'obiettivo si allontana, più ti ci attacchi perché è quello che vuoi con tutte le forze e il cuore. Dobbiamo assolutamente rifare squadra dopo quello che ci è successo e vincere la partita successiva, che è quella di domani sera. Allora mi aspetto che ci sia la reazione giusta. Avete scritto tutto giusto, soprattutto di me avete scritto giustissimo, però poi si creano quelli che vincono e quelli che perdono. Nella squadra nessuno prende le distanze da quello che è accaduto, nessuno le ha prese. Voi le fate prendere ogni tanto, con quello che scrivete. Create quelli che hanno vinto nella sconfitta: non è così, nello spogliatoio non è così, con me non funziona così mai. Domani sera si fa vedere che quello è stato un episodio, punto e basta.

Grenier?
Ha fatto tutti i ruoli di centrocampo, è un giocatore tecnico, non ha questa grandissima velocità, non è quello che si butta in bandierina o sfora dietro le punte. Accompagna l'azione, ha un gran tiro, fa girare la palla, ha destrezza nello stretto per qualità e intuizione, può fare un po’ tutti i ruoli del centrocampo, sempre più nel recinto centrale, nel settore centrale. Lì ha fatto bene anche , che ha quelle caratteristiche lì, di muovere la palla e di dare qualità al gioco, ha tiro da fuori, può fare gol da fuori quando accompagna l'azione. Per metterlo a suo agio o un centrocampista, uno dei due trequartisti, o un trequartista, dipende da quello che può essere la caratteristica della squadra avversaria. Quelli sono i ruoli dove si trova a suo agio soprattutto all'inizio, si troverebbe a suo agio perché ci deve far vedere che può giocare.

Come ha vissuto questi giorni Vermaelen?
Come tutta la squadra, non è il colpevole di questa sconfitta. Già dicendo così lei conferma quello a cui alludevo prima: per noi un'azione dove prendiamo gol, che comincia dal avversario, non dove uno colpisce male la palla o dove Muriel salta perché Muriel non salta solo lui, salta anche lei se la trova davanti, salta tutti e lo dicono i numeri... Come gli è stata fatta passare la palla a Muriel, come abbiamo perso la palla, come si va ad attaccare il difensore della squadra avversaria, se ci si va scoprendo la possibilità di dar palla facile o non ce ne è fregato niente, se gli si è creato complicazione, abbiamo marcato bene dopo il cross dentro l'area, se il poteva o meno parare... Tutte queste cose qui vanno considerate. E invece si va a cercare un significato dal singolo episodio. Noi si ragiona in maniera diversa, altrimenti si creano queste vittime. Bisogna ragionare in maniera diversa e lo facciamo perché si creano quelle vittime lì. Per voi era fuori dalla Roma, aveva smesso di giocare nella Roma per voi. E' ancora qui e ci farà ancora del bene. lo avevate fatto smettere di giocare nella Roma. Ora sarà uguale, se risbaglia una partita, per Vermaelen. Juan Jesus aveva smesso, non poteva giocare e non era buono, Fazio era il marito della Littizzetto e ora può giocare perché si ha bisogno di lui... Si va avanti così, ma è giusto e io sono responsabile di questa cosa qui. Poi devo scegliere i momenti, ma Vermaelen non è al di sotto di un centimetro della qualità degli altri, è pari identico a quello che vi piacciono di più. Vi piace catalogare i giocatori in titolari e riserve. Per me c'è un gruppo e questo fatto di buttare il cappello per l'aria per me è dare forza ai miei elementi, dicendo loro che ho bisogno di tutti e che tutti devono aspettare il loro momento e devono farsi trovare pronti.

Mercato chiuso? Gerson?
Spero sia chiuso, è quello che mi sono augurato dal momento che ci stavamo avvicinando al mercato. Quello che per me era importante era far sapere alla squadra il mio pensiero prima che lo leggessero, soprattutto in un momento dove gli si da spazio sui giornali. Se la squadra sa il mio pensiero e poi ho il c*lo che si verifichi, divento più credibile. Cerco di anticipare e gli vai a parlare, anche perché secondo me anche questa volta un po’ di energie ce le ha tolte, senti chi parte e chi arriva. Ho scelto questa squadra e mi sta bene così, vado in fondo con questa squadra. Poi forze maggiori che possono dipendere, come si è detto più volte, dalle necessità sia della società, perché può succedere, o del ragazzo, il mio pensiero è che mi sta bene rimanere così. Adesso che si verifica questa possibilità, sono estremamente contento. Perché questa è una squadra fortissima e continua la mia ossessione, che finisce quando raggiungo quello per cui ho ossessione, o quando svanisce completamente che non vedo più il traguardo dell’ossessione. Sono contento di quello che è successo, sono contento che la squadra rimane questa. Su Gerson è stata fatta una valutazione corretta per me: essendo capitata la possibilità di far vedere il suo valore con continuità, era una situazione più adeguata per lui. La società ha trovato un accordo per questa opportunità, giustamente. Poi c’è il contatto col ragazzo e le situazioni personali con le trattative e non so cosa sia successo. A tutt’ora, come sapete, è in stand by e potrebbe tornare ma continueremo a lavorarci con lo stesso entusiasmo per farlo migliorare di più. Da quando è arrivato l'ho visto molto migliorato. Se capita una situazione buona per Seck, lo mandiamo a giocare, Sono contento se resta.

La Roma perde qualcosa con questo mercato?
Io mi rinforzavo se riuscivo a mantenere la mia squadra. La mia squadra è rimasta, per cui non abbiamo perso niente nei confronti delle altre e siamo rimasti fortissimi. C’è una differenza, i 3 punti persi a Genova, la differenza peggiore e più cattiva di tutto quello che è il ragionamento.

Ha parlato con ?
Ieri e ieri l'altro, quando ci parlavo, perché poi succede che abitando nello stesso appartamento si possa dire qualcosa, gli ho chiesto se voleva andare via. Lui mi ha detto che non voleva andare da nessuna parte. A volte succedono cose anche contro la volontà di alcuni, è così e si chiama così. E' una risposta che più mi ha fatto piacere, nelle considerazioni di una sconfitta dalla quale nessuno ha preso le distanze. Ha detto a fine partita che rimaneva che voleva rimanere, rafforza quella ricerca e chiusura che secondo me era importante avesse la mia squadra. Non abbiamo cercato di dare via nessuno e mi sta bene che non sia stato preso nessuno. E' venuto Grenier perché è partito un giocatore, abbiamo sfruttato l'occasione perché secondo noi ci farà vedere qualità che aveva lasciato intuire nel Lione. Poi è arrivato l'infortunio, ora ha a disposizione il tempo per rimettere tutto a posto.

in partenza? E’ scontento come ?
Se la Roma è una squadra forte e si valuta al livello della , perché ho risposto così alla domanda, ci calavamo nel mercato. E ho detto che eravamo gli stessi, è di questi giocatori di cui stiamo parlando. Quando ci si dice che la Roma deve lottare con la è per questi giocatori: per
, , . è scontento perché non l'ho fatto giocare? Non gli ho fatto giocare una partita e la reazione deve essere che vuole andare via? Ci sono scelte da fare nella formazione e ci sono tre soluzioni sempre: la mia, la tua e quella giusta. Poi il giocatore deve essere abituato a sapere che può giocare o no. Per rimane il valore e la stima che ho. Mentre quella di domenica, tra virgolette, si può recuperare, quella di domani non si può recuperare. E’ il Cesena? E' uguale all'Empoli e al . Puoi perdere la partita come hanno fatto loro. Con loro si può usare chi ha giocato meno e che devono fare esperienza, e poi sei fuori. Sei fuori da un quarto di finale, con una semifinale importantissima, in andata e ritorno con un avversario fortissimo. Con la possibilità di giocare la finale a Roma.... , se la pensa in questa maniera, è quello che prende le distanze da quello che è successo e allora non mi sta bene, si creano più problemi di quelli che ci sono. domani va in campo e comanda la difesa, fa vedere che è un leader dentro la squadra e quando c’è il problema come ora, perché quando perdi così, come con la , viene fuori il problema e si prende la responsabilità di pulire quel problema, è un leader della nostra squadra. Come altri ce ne debbono essere e come altri ce
  ne sono. è forte e la società lo reputa forte. Anche quando si parla di mercato e si dice che questo giocatore è chiamato per le cifre che vale a fare mercato, è forte uguale. Se gli si da un valore importante e una squadra lo paga una cifra importante, è forte uguale e proprio perché è forte. Ci può essere un dubbio se darlo via o no. Il giocatore forte ha un valore forte. Poi bisogna fare valutazioni a 360 gradi, che non sono "se non ha giocato è scontento". Ora mi ci vogliono, in questi 40 giorni, giocatori diversi. Perché se si arriva in quelle partite e siamo in diversi a non essere al giusto livello, perdo la partita dopo, perché è la stessa cosa. Probabilmente andremo ad incontrare squadre più forti e la situazione di confronto ti mette nelle condizioni di essere penalizzato, se non sei pronto. Si fanno cose per la crescita del gruppo, della classifica, per andare avanti in coppa. E' giusto quello che avete scritto di me.