Lazio, Lotito: "Sono colpevole solo di troppo affetto. Scudetto? Vince la Juve. E il Napoli arriverà secondo"

10/03/2014 alle 23:32.
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RAI SPORT - ''Quando l'ho presa, la Lazio aveva 550 milioni di debiti. Sono abituato a proiettarmi nel futuro e ritengo che la Lazio rappresenta il futuro, un futuro certo per la tifoseria sana''. Cosi' al "Processo del Lunedi'" il presidente Claudio Lotito ha parlato della situazione della Lazio e della contestazione di cui è oggetto in queste settimane. ''Oggi la Lazio e' una societa' forte patrimonialmente. Progetto tecnico? Parlano i fatti: 3 anni fa sono stato contestato per il settore giovanile, oggi abbiamo il ranking piu' alto per la Primavera. Io sono colpevole solo di troppo affetto verso questa societa' e chi la sostiene. Io le inziative le ho fatte per il bene della societa'. Io non ho venduto un sogno e non farlo nel calcio si e' tacciati di non credere nel progetto - dice Lotito -. Io ho curato piu' la solidita' della societa' e sono diventato un punto di riferimento per il rinnovamento del calcio italiano, perche' le societa' soltanto oggi stanno capendo che bisogna coniugare il risultato economico con quello sportivo. Eppoi da quando sono io il presidente la Lazio e' sempre stata tra i primi 5 o 6, abbiamo vinto lo Scudetto Primavera e due Coppe Italia, di cui una epica, che rimarra' nella storia''

 ''Io sono un combattente e non un reduce. Io ho un concetto del 1918: 'il Piave mormoro', non passa lo straniero''. Cosi' Lotito, chiude alla possibilita' di cedere la sua società. Il patron laziale spiega poi il senso della frase ''Lascerò la Lazio a mio figlio', pronunciata nei giorni scorsi in piena contestazione. ''Non e' in senso di sfida - dice il numero uno biancoceleste -, ma nel senso di certezza nel futuro, non sono transeunte. Faccio tutto in totale spirito di servizio. Da quando sono presidente della Lazio ho avuto solo guai, rotture di scatole. Ho l'obbligo di proiettarmi in un futuro che dia ai tifosi la possibilita' di sorridere''.

Sulla rottura con la tifoseria che domenica, nel match con l'Atalanta, ha disertato lo stadio, invece: ''C'e' una regia su certi comportamenti - il pensiero di Lotito -. Io faccio il presidente e dico: la squadra era fallita, ora e' risanata e detta l'indirizzo del rinnovamento del calcio italiano. Da quando ci sono io c'e' una rappresentanza in Lega e Figc mai avuta nella storia. Ha una catena di negozi, una radio, una tv. La Lazio occupa degli spazi all'interno del sistema che possono non far piacere a tante persone.''.

Infine, sulla corsa scudetto: "La vincerà.  Al secondo posto, se continuerà a giocare così, credo arrivera' il . Al terzo? Al quarto? Non saprei... Non sono abituato a fare pronostici". Lotito evita di nominare la Roma, "Ma non lo faccio come augurio (in negativo, ndr) - prosegue  il numero uno biancoceleste - Solo che, visto quello che e' successo in Coppa Italia e domenica in campionato, penso che il dovrebbe finire secondo. Se finiremo sotto la Roma in classifica? Beh, loro sotto di noi ci sono stati parecchio, respirando per altro solo l’aria di Roma..."