Calcioscommesse, Bari: emessi 36 avvisi di fine indagine. C'è anche Guberti

09/01/2013 alle 11:39.

Tre distinti avvisi di conclusione delle indagini a carico di 36 persone - tra cui 27 calciatori in attivita' ed ex calciatori - vengono notificati in tutta Italia dai carabinieri di Bari al termine di distinti filone d'indagine sul calcioscommessse della procura pugliese. Il reato contestato agli atleti e' il concorso in

(ansa)

Sono quasi tutti calciatori ed ex calciatori del Bari - tra cui l'attuale del Torino Jean Francois Gillet, ex del Bari, e l'attuale capitano biancorosso Francesco Caputo - i 27 destinatari di uno dei tre avvisi di conclusione delle indagini fatti notificare dalla procura di Bari a 36 persone. Agli atleti viene contestato il reato di concorso in frode sportiva in relazione alle presunte combine di serie B Bari-Treviso del 10 maggio 2008 che fini' 0-1, e Salernitana-Bari del 23 maggio 2009, 3-2. Le due partite - secondo l'accusa - furono vendute dai biancorossi in cambio di 220.000 euro complessivi.

Per perdere Bari-Treviso dieci calciatori biancorossi - secondo l'accusa - hanno intascato complessivamente 70.000 euro. Il danaro sarebbe stato consegnato dal calciatore del Treviso William Pianu ai baresi Ivan Rajcic, Vincenzo Santoruvo, Davide Lanzafame, Jean Francois Gillet, Marco Esposito, Nicola Belmonte, Nicola Strambelli, Massimo Bonanni, Massimo Ganci e Vitangelo Spadavecchia. Per far vincere alla Salernitana la partita, due calciatori e un dirigente della squadra campana - gli atleti Luca Fusco e Massimo Ganci (ex Bari) e il Cosimo D'Angelo - avrebbero offerto 150.000 euro a 16 calciatori del Bari, e al faccendiere del Bari-calcio Angelo Iacovelli (accusato anche di favoreggiamento reale). I calciatori biancorossi che - secondo la pubblica accusa - hanno ricevuto il danaro, circa 7.000 euro a testa, sono: Andrea Masiello, Cristin Stellini, Davide Lanzafame, Vitali Kutuzov, Marco Esposito, Nicola Santoni, Alessandro Parisi, Daniele De Vezze, Gianluca Galasso, Simone Bonomi, Francesco Caputo, Jean Francois Gillet, Corrado Mario Colombo, Raffaele Bianco, Mark Edusei e Stefano Guberti. Secondo le indagini, Iacovelli avrebbe aiutato i calciatori a compiere il reato di frode sportiva, avrebbe ricevuto l'intera somma destinata ai calciatori distribuendola in parti uguali.

(ansa)