È colombiano, è figlio d'arte e si chiama Falcao in onore del 'Divinò con il numero 5 che rese grande la Roma. Ma quello di oggi non viene dal Brasile, perchè Radamel Falcao Garcia Zarate è nato 25 anni fa a Santa Marta, quindi in Colombia.
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È colombiano, è figlio d'arte e si chiama Falcao in onore del 'Divinò con il numero 5 che rese grande la Roma. Ma quello di oggi non viene dal Brasile, perchè Radamel Falcao Garcia Zarate è nato 25 anni fa a Santa Marta, quindi in Colombia. È una delle stelle, attualmente la più brillante, del Porto di Andrè Villas Boas, squadra che dopo aver dominato il campionato portoghese all'insegna del bel calcio e dei tanti gol , vorrebbe vincere anche l'Europa League. Al suo attivo Falcao ha un bel numero di reti, del resto bomber di razza lo è sempre stato, come quando segnando una tripletta in maglia River Plate fece fuori il Botafogo dalla Coppa Libertadores. Ieri contro il Villarreal, nella semifinale d'andata della seconda competizione europea, Falcao ha realizzato un poker, portando a quota 15 il totale dei gol segnati in questa edizione di Europa League. Come lui fece solo Juergen Klinsmann con il Bayern Monaco nella Coppa Uefa 1995-96. Con la quaterna di ieri Falcao ha battuto anche un altro record: con 19 realizzazioni in tutto (le 15 di questa stagione, più le 4 nella scorsa edizione della Champions) è diventato il miglior goleador in Europa nella storia del Porto, superando Mario Jardel, 'bidonè nell'Ancona ma idolo assoluto ad Oporto, che con i 'Dragoes' segnò 18 reti in Europa.
Ci mise però quattro annate calcistiche contro le due di Falcao, ora nei desideri di molti club fra i quali in passato il Milan ed ora l'Inter ed il Napoli. Ma anche il Porto si considera una 'grandè, ed oltretutto non ha bisogno di soldi, ed è quindi molto difficile che venda il suo attaccante colombiano. Inoltre Villas Boas non vede l'ora di affiancargli il presunto 'nuovo Messì, ovvero il teen ager argentino-paraguayano Iturbe, che arriverà a luglio. I giornali spagnoli oggi dedicano dei titoli al calciatore che ha messo Ko, con il 5-1, finale il Villarreal di Nilmar e 'Pepitò Rossi nella notte magica di ieri. «Non la dimenticherò mai», è la frase di Falcao evidenziata dalla stampa della penisola iberica. I Dragoes di Oporto hanno già staccato il biglietto per la storica finale tutta portoghese contro il Benfica dell'altro mago della panchina Jorge Jesus o contro il Braga che ha in porta l'ex romanista Artur. Il Porto ieri ha annichilito con un secondo tempo da capogiro tutte le illusioni degli spagnoli. La squadra allenata da Andrè Villas Boas, desiderio proibito (ha una clausola rescissoria di 15 milioni di euro) che molte squadre europee vorrebbero strappare ai campioni del Portogallo. Sulla squadra e sul suo tecnico piovono lodi e superlativi. Il suo presidente Nuno Pinto da Costa dice che «il Porto di Villas Boas è perfino migliore di quello che Mourinho guidò fino alla conquista della Champions».
'El Pais' definisce la squadra che ha abbattuto il Villareal «intensa, coraggiosa, potente, protagonista »di una stagione favolosa« e con un attaccante »in permanente stato di grazia«, ovvero Falcao. Figlio d'arte - suo padre, Radamel Garcia è stato un difensore centrale - l'idolo del Porto deve il suo secondo nome all'ex calciatore brasiliano Paulo Roberto Falcao, il 're di Romà che ora allena l'Internacional di Porto Alegre. Cresciuto nelle giovanili prima del Nuevo Gimnasio Cristiano de Chia e poi dei Millonarios di Bogotà, a 11 anni il suo talento è già riconosciuto tanto che l'Ajax si fa avanti per farlo trasferirlo, assieme alla famiglia, in Olanda. Ma Garcia Radamel senior rifiuta, e il suo bambino continua a giocare in patria fino ai 15 anni, quando il Falcao colombiano si trasferisce in Argentina, al River Plate. Debutta in prima squadra a 19 anni con una doppietta, si guadagna il soprannome di 'El Tigrè e continui paragoni con il 'Matador' Marcelo Salas, e diventa il partner d'attacco di Ernesto Farias, e successivamente di Rolando Zarate, fratello del laziale Maurito. Con il River Plate Falcao gioca 115 partite e segna 45 gol e vince il torneo di Clausura del 2008, quando il suo allenatore era il 'Cholò Simeone. A Buenos Aires Falcao non gioca solo al calcio, ma continua gli studi iscrivendosi alla facoltà di giornalismo dell'università Palermo. Nel luglio del 2009 Falcao - che è un Atleta di Cristo - viene acquistato per 5,5 milioni di euro dal Porto. Con la Colombia ha giocato nelle selezioni Under 17 e Under 20 e dal 2007 nella nazionale maggiore.
(ansa)