MENEZ: "Quattro giorni che mi hanno cambiato la vita"

11/12/2008 alle 14:17.

IL ROMANISTA (PIACENTINI) - «Voglio giocare titolare, ma ho avuto una discussione con l’allenatore e mi ha detto che era fuori discussione lasciarmi partire». E’ cambiata in soli quattro giorni la vita di Jeremy Menez, che se ora è l’uomo del giorno in casa giallorossa lo deve sì alle sue indubbie qualità ma soprattutto ai consigli del tecnico. Il talento francese dopo la gara col Bordeaux ha raccontato all’agenzia afp (la più importante in Francia) come la sua carriera romanista abbia preso una strada decisamente diversa dopo il gol col Chievo e l’assist a Totti contro il Bordeaux.



A capire meglio il Menez-pensiero ci pensa il suo agente francese, Jean Pierre Bernes, intervistato da forzaroma.info. «Lui ha un ottimo rapporto con i tifosi che lo fermano per strada e gli domostrano tanto affetto e calore. Jeremy ama Roma e mi ripete in continuazione che è una à fantastica ed è curioso di visitare presto tutti i suoi monumenti. Dopo la gara contro il Bordeaux l’ho sentito, era molto contento. La squadra sta vivendo un momento bellissimo di forma e di gioco e Jeremy è felice di poter dare il suo contributo. Il ruolo in cui lo utilizza ora Spalletti è ideale per lui: Jeremy deve pensare a lavorare ancora di più per raggiungere ottimi livelli. Questo che voi vedete non è ancora il massimo di quello che Menez può garantire». Se fosse il massimo ci sarebbe già di che essere soddisfatti. La sensazione però è che Geremia, che martedì si è goduto la sua prima standing ovation ed i suoi primi cori da parte dell’Olimpico, abbia fatto vedere finora solo una piccola parte delle sue immense potenzialità. La pensa così anche Luciano Spalletti, uno che di solito non si sbilancia più di tanto sui singoli. Il tecnico dopo la gara di
ha scomodato un paragone scomodissimo. «Deve ancora progredire - le sue parole - ed essere più regolare, ma a livello della tecnica e della velocità mi ricorda Kakà. In Italia ci sono pochi giocatori in grado di offrire tanta qualità a quella velocità. Negli ultimi sessanta metri è un proiettile». Se ne è reso conto anche
, che gli ha reso i giusti meriti per l’azione del gol del raddoppio. «Menez è forte. Il gol l’ha fatto praticamente lui», ha dichiarato il capitano. E se lo dice lui, c’è da fidarsi.