Com’è andato l’incontro con Adriano?

"E’ andata bene, ci siamo incontrati col ragazzo. E’ stata una giornata importante. Siamo venuti fino a qua (Rio de Janeiro, ndr) proprio per vedere quali fossero le motivazioni, la voglia e la forza di venire alla Roma del ragazzo. Ci è piaciuto, abbiamo passato una giornata insieme a lui e alla sua famiglia, e sotto l’aspetto sportivo non ci sono problemi. Il ragazzo verrà a Roma la prossima settimana, quella che va dal 7 al 12 giugno, e per quanto riguarda gli aspetti contrattuali s’incontrerà direttamente col nostro Presidente, la dottoressa Rosella Sensi. Mi ha colpito la sua grande motivazione, in un momento in cui Adriano qui (Rio de Janeiro, ndr) è un idolo, basta vedere quanti giornalisti ci sono fuori dall’albergo e quante persone lo seguono. Ci piace questa sua voglia di sposare la Roma e di venire a tutti i costi da noi, pur avendo molte proposte contrattuali anche economicamente più importanti. Sappiamo i rischi che corriamo, ci siamo confrontati parecchio con tutto il nostro staff, con la Dottoressa Sensi, Bruno Conti, Montali e il nostro allenatore. Perciò ci crediamo e la vogliamo vincere".

Adriano è quello che manca alla Roma per vincere lo Scudetto? 

"Adriano è un calciatore importantissimo che, in condizioni atletiche perfette e con le motivazioni giuste, è sicuramente tra i calciatori più forti al mondo".

Possiamo dare una percentuale alla riuscita di questo affare?

"La mia esperienza, dopo tanti anni che faccio calcio, m’insegna che finché non ci sono le firme, nel calcio, le cose non sono mai fatte. Speriamo bene, le prerogative giuste ci sono tutte".