IL TEMPO (A. AUSTINI) - È amarissimo il retrogusto della vittoria con lAtalanta, la prima larga e convincente della stagione. Appena spiccato il volo, la Roma perde Totti. Lesione muscolare sul flessore della coscia destra, più vicina al primo grado che al secondo, quanto basta per metterlo fuori causa al derby del 16 ottobre: questo lesito della ri
Niente derby, quindi, anche se Totti non vuole arrendersi prima di averci almeno provato: con la doppietta decisiva nellultima sfida con la Lazio ha interrotto un lungo tabù personale, stavolta può (poteva?) puntare allaggancio di Delvecchio e Da Costa tra i capocannonieri della stracittadina a quota nove gol. Ma giocare il derby sarebbe comunque un rischio e la nuova linea della prudenza dettata dallo staff medico e da Luis Enrique fa pensare che non accadrà. Il tecnico è preoccupato. Perdere Totti in questo momento non ci voleva: anche sabato, fino a quando è rimasto in campo, ha trascinato la squadra.
Il toto-sostituto è già partito, con Pjanic candidato più forte. Lo dimostra la mossa di Luis Enrique sabato, che ha avanzato lì il bosniaco inserendo Pizarro a centrocampo. Occhio a Lamela, però: largentino negli ultimi giorni si è allenato fortissimo e da domani, alla ripresa, proverà a convincere Luis Enrique che è arrivato il momento del suo esordio. Non subito, magari, ma nel vivo del derby. Le certezze dellattacco dopo lAtalanta si chiamano Osvaldo e Bojan. Una piacevole conferma largentino, al terzo gol nelle ultime tre partite, una resurrezione quella dello spagnolo che si era perso per strada. La Roma riparte da loro e da un gioco decisamente più scorrevole. Luis Enrique si è confrontato con i giocatori e ha deciso di cambiare qualcosa. Ha chiesto a De Rossi di avanzare, a lui e agli altri di verticalizzare con maggiore frequenza e provare gli inserimenti, agli attaccanti di aumentare il pressing. Una Roma più italiana e meno spagnola che improvvisamente è salita nella zona alta della classifica. Totti spera di ritrovarla lassù quando sarà guarita.