IL TEMPO (A. AUSTINI) - «Speriamo». Con una sola parola Francesco Totti si espone in modo piuttosto chiaro sulla prima mossa degli americani: la scelta dellallenatore. Finita la partita con la Sampdoria, il capitano viene informato in tempo reale sul divorzio tra Ancel
Almeno il finale è stato dolce, con i figli e la nipote accanto durante la premiazione pre-partita, «non hanno dormito per due notti», e il gol numero 207 in serie A. «È un piacere - riconosce il capitano salutato con la standing ovation - ricevere laffetto della gente. Finché sto bene cerco di dare il mio meglio e con la Samp, davanti a mister Pallotta, ci tenevamo a fare bene». Pallotta in realtà allo stadio non cera, ma le ultime prodezze di Totti sono state apprezzate dai suoi collaboratori americani presenti allOlimpico che oggi incontreranno la dirigente Mazzoleni per visionare alcuni documenti e il responsabile della biglietteria Feliziani per definire le strategie della campagna abbonamenti. Il futuro sta iniziando.
«Aspettiamo questa settimana - chiude Totti - arriverà Sabatini a Trigoria e qualcosa ci dirà, speriamo che facciano una grande squadra». È stata anche la serata dei giovani. Prima Caprari, poi Florenzi al debutto in serie A e felicissimo a fine partita. «Sostitutire il capitano è stata un qualcosa di incredibile - racconta il centrocampista centrale -. Dedico questa serata ai miei genitori e alla mia fidanzata. Da domani torno a fare il mio dovere nella Primavera». Il resto dei giocatori ha lasciato lo stadio senza parlare, Lobont unica eccezione per ammettere che «abbiamo sbagliato tutti. Ci dispiace per i tifosi perché dopo la stagione dellanno scorso avevamo grandi progetti per arrivare in alto. Si vince insieme e si perde insieme. Ognuno dei portieri che ha giocato ha provato a fare il meglio. Julio Sergio? Sta bene, nessun problema siamo come una famiglia. Io vorrei rimanere fino al 2013». Fosse questo il problema.