Nainggolan gela il Napoli, Totti potrebbe restare

26/04/2016 alle 13:41.
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LA REPUBBLICA (E. SISTI) - Veniva quasi da pensare, fra tutti quei palloni buttati o regalati, in un pomeriggio senza particolari aromi, che e Roma, seconda e terza a giocarsi un posto in da occupare direttamente, facessero del loro meglio per dimostrare chi fosse la più brava: la . Sul campo vince la Roma perché il suo talismano funziona per la terza volta consecutiva. Quando si entra in Zona a casa degli altri la luce si abbassa e si vede un po’ meno, a volte molto meno. Non è né un mistero né un banale riflesso condizionato. Qualcosa spariglia davvero, è ispirazione per i compagni e cruccio annoso per tutti gli altri. Con lui si vedono un assist di prima, aperture, avversarsi che parlottano senza venire a capo del problema. La stessa azione del vantaggio (l’unica bella azione della Roma palla a terra) nasce perché il è disposto male e lo è perché attira indietro i suoi marcatori, mentre , e invadono la corsia destra: «Francesco basta anche per 15 minuti», ammette . Il calore che il tecnico cercava nell’ambiente circostante lo trova nello spogliatoio. E lo pagano pure, il “calorifero”. Tanto vale usarlo (c’è un riavvicinamento fra e società per il futuro). Prima dell’avvento del talismano dalle salvifiche proprietà, il aveva spinto, giocato e tirato di più, ma con intermittente baldanza. Higuain s’era inventato un numero da fuoriclasse sventato da (30’ pt). E i due si ripeteranno nella ripresa (28’ st). La Roma sconta la stanchezza di , nella sua meno brillante partita in giallorosso. Il non approfitta degli uomini spesso liberi fra le linee (impreciso Hamsik o poco reattivo quando si fa anticipare da ). Sarri stava forse accettando il pari. Ma dimenticava il dettaglio della magia disneyana, dell’ultima curva: segna (44’ st). Per i due punti che ora la separano dal la Roma non pensi al : si riguardi piuttosto Atalanta e . Capirà.