Roma, tris per la Champions

08/02/2016 alle 13:16.
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IL TEMPO (T. CARMELLINI) - E tre! La Roma sfrutta il vantaggio di giocare sapendo già che tutte le rivali per la corsa hanno concesso qualcosa e batte la Samp nel posticipo dell'Olimpico. Terza vittoria consecutiva della nuova gestione e (ossia il quarto posto) a un solo punto. Il tutto in una serata nella quale la squadra di è partita bene, ha giocato, poi dormito, passeggiato e quindi sofferto nel finale riuscendo però a tenere il vantaggio che vale tre punti pesantissimi per l'Europa che conta. Il lavoro di si vede, ma c'è ancora tanto da fare: c'è da lavorare molto non solo sugli schemi, sul modulo (che continua a cambiare), ma soprattutto sulla testa di una squadra che a volte si fa prendere dal panico. Va in vantaggio, spreca le occasioni per chiudere la gara e poi soffre tremendamente nel finale: anche contro un avversario molto più debole.

SPALLETTI CAMBIA ANCORA - Le assenze di e costringono a cambiare. E' una Roma molto diversa, con un modulo «allungato» che cambia più volte nel corse della partita. fa l'elastico sulla fascia destra, mentre si muove dietro alla linea offensiva cercando di sparigliare il muro di gambe alzato da Montella. Già, perché la Sampdoria non è scesa all'Olimpico per fare il bel gioco, ma nell'evidente intento di limitare i danni. Giusto così perché la differenza tra le due squadre è tanta e si vede, con la Roma che gioca un primo tempo a una porta e rischia solo sulle ripartenze (due) della squadra allenata dall'ex aeroplanino. Non c'è ancora un po' indietro e che si accomoda in panchina lasciando l'attacco nelle mani di e .

MANCANO GLI ULTIMI METRI - Il dato è certo: è tutta un'altra Roma. Il lavoro di inizia ad avere dei contorni ben precisi, anche se alla Roma manca ancora un po di velocità e soprattutto il guizzo nei metri finali. Eppoi, come sempre, continua a soffrire quando si trova contro delle difese schierate. Il primo tempo però è tutto romanista: ci provano prima (due volte), poi non trova l'impatto nella scivolata sul bel pallone offerto dalla destra da , quindi Celi grazia la Samp per un fallo di mano in area di Silvestre che giudica involontario: difficile capire perché.Ma ci pensa a mettere tutti d'accordo: raccoglie di testa il rimpallo di Cassani sulla botta di e porta avanti la Roma: fa 1-0 e Olimpico che si sveglia, seppur per poco, da quel torpore ormai insopportabile.

RIPRESA AL CLOROFORMIO - Nel secondo tempo di buono il gol di (bellissimo il destro al volo) e poco altro, perché la Roma dopo l'intervallo rientra senza la grinta pretesa da e rimette in partita la Samp. La svolta arriva sulla sfortunata deviazione di che porta il punteggio sul 2-1. Da qui in avanti la Roma inizia ad avere paura e si chiude. cambia, toglie un finito e mette , ma la partita ormai sembra aver preso la sua piega. La preoccupazione gioca un brutto scherzo alle gambe dei romanisti che spingono solo a momenti. Il resto è Samp che prende confidenza, trova i piedi di Cassano entrato per Muriel e inizia ad affondare sul serio.

IL VENTO È CAMBIATO - Il finale è tutto degli ospiti, ma la Roma seppur a denti stretti tiene e stavolta (a dire il vero per la prima quest'anno), ha anche un po' la fortuna dalla sua. Prima salva il risultato uscendo da fenomeno tra i piedi di Cassano lanciato a rete da uno dei pochi errori della serata di , poi la traversa nega la rete del pareggio a Cassani: ma forse sarebbe stato troppo. Ma probabilmente con sarebbe finita diversamente: il fattore «c» non era certo il suo forte. sa bene di averla fatta franca e striglia i suoi dopo i tre fischi di Celi che arrivano come una liberazione: lì dietro la Roma ha sofferto ancora una volta troppo. e incassano a testa bassa. Bene così, tre punti fondamentali per la corsa alla ... ma la strada è ancora lunga.