REPUBBLICA.IT (M. PINCI) - Zeman torna a Trigoria. Dopo tredici anni esatti. Il boemo ha firmato un contratto con la Roma di durata biennale con scadenza 30 giugno 2014. Lo rende il club giallorosso. Il contratto prevede 'il riconoscimento di emolumenti in linea con i parametri di mercato'. Era il 4 giugno del 1999 quando il Boemo, da un hotel sulla Pontina, diceva addio alla Roma: per sempre? No, perché oggi, 4 giugno 2012, il Maestro torna nella sua città, nella squadra che più volte avrebbe potuto riabbracciare, per guidare - proprio come fu la prima volta - la voglia di riscossa dopo un cocente fallimento, Carlos Bianchi ieri, Luis Enrique oggi.
Appuntamento a Trigoria poco dopo le 15, quando Zdenek Zeman ha varcato i cancelli del centro sportivo, dopo la partenza in auto intorno alle 14.30 dalla sua abitazione romana, al Fleming. Ad attenderlo, il team manager Salvatore Scaglia, il ds Sabatini e l'ad Fenucci, non Baldini impegnato lontano da Roma. Adesso tocca a Zeman, tocca a lui. Che, già nel pomeriggio, dopo un breve tour di uffici e campi del centro tecnico Bernardini immortalato dal fotografo ufficiale e dalle telecamere del canale ufficiale Roma Channel, si è fermato insieme al ds e al direttore dell'organizzazione logistica Tempestilli per fare il punto sulle date del ritiro.
Non c'è tempo da perdere, in fondo già tra un mese la Roma potrebbe partire per Riscone (l'inizio del ritiro è fissato per il 7 ma potrebbe essere anticipato). Di mercato, invece, si dovrebbe iniziare a parlare da domani. Ma già venerdì mattina, in una chiacchierata su giocatori da tenere e nomi da seguire, Zeman aveva fatto il nome di Insigne e indicato le priorità: due difensori e un paio di centrocampisti, indispensabili guardando la rosa attuale, soprattutto alla luce delle partenze certe di Gago e Heinze, e quelle molto probabili di Juan e Simplicio. Dovrebbe invece restare Kjaer: il tecnico ha dato il proprio gradimento alla sua permanenza, anche se Sabatini - che proprio venerdì, dopo aver parlato con il Boemo, è tornato a forzare la mano con il Wolfsburg per il prolungamento del prestito - non può ancora garantirne la permanenza. Ci sarà tempo per parlarne, in ogni caso. Soltanto oggi, in fondo, inizia davvero la seconda era romana di Zeman.