ONDA CERO - "Quando il Barça ha ufficializzato che non contava su di me, sono iniziate le conversazioni con l'Atletico, con il Cholo, con Miguel Angel... C'era l'interesse di tanti club, non solo della Juve. Volevo prendere la decisione giusta, cio' che era meglio per me e la mia famiglia. Il passaporto italiano? Volevo prenderlo da tempo, era una questione che andava avanti da un anno". Luis Suarez vive una sua seconda giovinezza nell'Atletico Madrid di Simeone e, durante il programma 'El Transistor', torna anche sull'addio con polemiche ai blaugrana. "E' stata stata dura, non me l'aspettavo, sono stati momenti molto difficili per via delle modalita' - ha ammesso il 34enne attaccante uruguaiano - Koeman mi ha chiamato dicendomi che non contavano piu' su di me e il club mi ha fatto sapere di non andare al campo: ho risposto che fintanto che avessi un contratto, mi sarei allenato. Il club non mi ha dato nessuna spiegazione, mi ha solo detto che era la decisione di un allenatore". Difficile dunque intuire cosa sia successo realmente: "Non solo Messi, molti tifosi del Barcellona non hanno capito la decisione...".