«Dico una cosa forte assumendomene la responsabilità: se Lotito non viene sanzionato per quello che sta emergendo è la prova che nel calcio esiste una cupola mafiosa che va sconfitta». Il giorno dopo la bufera provocata dalla pubblicazione della telefonata con il presidente della Lazio e consigliere della Figc Claudio Lotito, il dg dell'Ischia Pino Iodice rincara la dose. E annuncia che ci sarebbero almeno una decina di presidenti di squadre di Lega Pro pronti a testimoniare in un'aula di tribunale di aver subito le pressioni di Lotito con telefonate dai toni minacciosi in vista dell'assemblea di lunedì di Lega Pro. E intanto si apprende che sono tre le telefonate in possesso di Iodice registrate.
«Nelle altre due - dice Iodice - ci sono minacce, pressioni e volgarità nei miei confronti ma non coinvolgono altri soggetti». Il dg dell'Ischia oggi ha nominato i legali che lo assisteranno nei giudizi che intende promuovere in sede sportiva e ordinaria. «Per i profili sportivi - spiega - mi sono affidato a Eduardo Chiacchio. Martedì porterò al procuratore Palazzi un dossier che fa il punto su quanto emerso nelle telefonate tra minacce e falsità». Sarà lo studio Bellacosa di Nocera Inferiore (Salerno), invece, ad assistere Iodice dinanzi alla giustizia ordinaria per le denunce che intende sporgere nei confronti del presidente della Lazio: «Per diffamazione ma anche per minacce», precisa il dg dell'Ischia. «Ho letto che Lotito vuole procedere in tribunale nei miei confronti - osserva - ma sono io a doverlo fare nei suoi e spero di non essere l'unico. Il mio auspicio è che siano le autorità federali a procedere contro di lui. Non ci si può limitare a dei timidi commenti di censura da parte di Malagò e Tavecchio, sono fin troppo riduttivi dinanzi alle cose gravissime che sono emerse. Perciò dico che se tutto dovesse rimanere cosi come è oggi, e nessuno dovesse prendere provvedimenti nei confronti di Lotito, non dico la giustizia penale ma senz'altro gli organi federali, esisterebbe effettivamente una cupola che governa il calcio dove le varie componenti non si fanno male tra loro».
«In tal caso - conclude Iodice - non saremmo più nella sfera dello sport ma di un disegno diabolico dove è tutto precostituito in barba ai risultati e ai sacrifici degli sportivi. In tal caso andiamocene a casa perchè saremmo ai titoli di coda. C'è bisogno invece di un intervento autorevole di Renzi e Delrio per sconfiggere questa spirale di minacce ed estorsioni».
(ansa)