Antonio De Falchi e il parco che non c'è: ora è il momento delle istituzioni

04/06/2019 alle 16:15.
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LAROMA24.IT -  La storia è, purtroppo, simile a tante altre in questa città. E parte da lontano. Durante la giunta Veltroni intorno al 2005 era stato garantito alla famiglia De Falchi e ai tifosi della Roma che lo spazio verde limitrofo a via di Torre Spaccata, adiacente ai palazzi dell'Inail, sarebbe stato intitolato alla memoria di Antonio De Falchi, ucciso nei pressi dello stadio San Siro il 4 giugno 1989. Già ad una prima ricerca si può constatare che non è stata posta nessuna targa e non c'è mai stata nessuna inaugurazione in loco. Gli unici segni che ci indicano la 'presenza' di Antonio sono una scritta con bomboletta spray su un muretto di cinta del parco ('Antonio De Falchi Vive!'), ormai invisibile per l'erba altissima, e l'inserimento nello stradario on line 'google maps' (per l'appunto, 'Parco Antonio De Falchi', ricordando che anche un semplice utente privato può inserire il nome di una strada - qualcuno lo fece anche a Testaccio all'indomani dell'addio di reintitolando la piazza all'ex capitano giallorosso).
Ci siamo mossi in prima persona, andando a verificare nelle circoscrizioni di pertinenza: non esiste nessun atto formale,
il punto verde non ha nessuna denominazione ad oggi. 'Parco Antonio De Falchi' è tale solo per la memoria dei tifosi romanisti e per il quartiere, che, per carità, rimane la cosa più importante e più bella. Ora però, giunti al trentennale dalla tragedia, è giusto che anche le istituzioni facciano il loro e diano uno spazio fisico alla memoria di Antonio. Siamo in contatto con chi può portare avanti questa mozione, che ci spiega che l'iter più immediato e snello è quello della piantumazione di un albero all'interno del parco corredato da una targa per Antonio, dal momento che l'intitolazione completa avrebbe tempi più lunghi e insicuri. Noi saremo qui a testimoniare e a prendere l'impegno di non mollare la presa fin quando Antonio non abbia ottenuto quel minimo che merita anche dalle istituzioni. Fermo restando che in tutti i 30 anni passati l'amore e il ricordo dei tifosi della Roma non è mai mancato, come ci tiene a puntualizzare il fratello Marco: "Sono stati sempre presenti, li ringrazierò sempre. Ogni anno ricordano Antonio con cerimonie, con il torneo a lui dedicato, facendo collette. Come ringrazierò sempre anche tifosi di altre squadre, che negli anni ci hanno fatto sentire il loro appoggio, come , Lazio e . La morte non ha colori".

Con l'occasione del trentennale, abbiamo consegnato alla famiglia De Falchi come testimonianza dell'impegno per raggiungere questo obiettivo: "Non è una targa in memoria di De Falchi, ma un promemoria in attesa che la città di Roma possa avere un luogo deputato per ricordare Antonio. Alla famiglia De Falchi"

MDR

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