DA PINZOLO MATTEO DE ROSE - Diego Perotti interviene in conferenza stampa. Dopo Gonalons e Karsdorp, l'attaccante giallorosso è il giocatore designato per l'appuntamento con la stampa del quarto giorno di ritiro. Questo il suo intervento:
Sei partito subito forte, si costruiscono così le stagioni vincenti?
Stiamo lavorando molto bene, il mister è stato chiaro per quello che vuole, i preparatori ci fanno lavorare fisicamente per una stagione lunga. Dobbiamo essere tutti al 100%, ci stiamo allenando molto bene, anche i giovani.
Il ruolo è nelle tue caratteristiche?
Il mister mi chiede di non essere sempre aperto, mi piace prendere palla, mi chiede di accentrarmi, di prendere palla tra le linee, di mettermi vicino all'attaccante. Mi farà migliorare nel modo di giocare, farò meglio per la squadra.
Similitudini e differenze con Spalletti?
Sicuramente è presto per fare un'analisi. Quello che sento è che gli allenamenti sono intensi, chiede molta velocità, giocate veloci, non tenere la palla e perdere tempo. Per quello che abbiamo visto finora gli piace molto attaccare e giocare con gli esterni alti, lo facevamo anche con Spalletti, magari un po' di meno dopo il cambio di modulo dell'anno scorso, vedo un'intensità simile negli allenamenti.
Monchi, cosa può portare in più rispetto a Sabatini nella costruzione della squadra?
Lo conosco molto bene, al Siviglia ha fatto acquisti incredibili, facendo diventare importanti giocatori non così conosciuti, vendendoli a un prezzo superiore rispetto a quando li aveva acquistati. Ho molta fiducia in lui. Magari questa città è diversa da Siviglia e non si aspetta tanto, ma se gli danno il tempo necessario farà una squadra competitiva e completa, sarà importante per questo lungo anno. Ci serve una rosa forte. lo conosco bene e farà gli acquisti giusti.
I messaggi dei tuoi compagni sui social, sei preoccupato?
Conoscete Radja, sono solo battute, non dobbiamo fare drammi. Sono scherzi che facciamo tra di noi, magari è sbagliato farlo così pubblicamente ma sono sempre scherzi. Conosco bene Monchi, deve avere il suo tempo. So che farà una squadra forte, abbiamo la Champions, non sarà come l'anno scorso e ci serve avere una roccaforte. siamo tranquilli, abbiamo già una squadra forte, sono andati via giocatori importanti ma ne sono arrivati altri come Karsdorp e Gonalons.
Ti sei reso conto che quel gol al Genoa sposta molto del futuro della Roma? Monchi ha detto che sei stato il suo acquisto più difficile...
Sono consapevole di quello che rappresenta arrivare in Champions, a Siviglia ho fatto un gol uguale, il mio primo gol in carriera è stato al minuto 90 e siamo arrivati in Champions League, so cosa significa per la società, per i soldi e per ciò che rappresenta. È tutto diverso. Abbiamo fatto un anno positivo, potevamo fare di più, vincere la Coppa Italia e arrivare in finale in Europa League, mi brucia sempre perché penso che eravamo abbastanza forti. Abbiamo rischiato di non arrivare neanche secondi, ma abbiamo vinto con Juventus, Milan e Genoa alla fine. Stagione molto positiva. Penso che lui abbia scherzato, mi ha preso da una squadra di C argentina per pochi soldi e sono arrivato nella Primavera del Siviglia prima di andare in Prima Squadra. Non è stato niente di strano.
Cosa manca per colmare il gap con la Juventus? Ti stimola la concorrenza con El Shaarawy?
Ci stiamo avvicinando, i primi sei mesi abbiamo finito 10 punti dietro di loro e l'anno scorso 4. Quando giochi con squadre di classifiche non così buone si mettono dietro e rischi di pareggiare o perdere. La Juventus lì fa la differenza, non lascia tanti punti, quando le squadre si chiudono vincono 1-0, non hanno vinto tante partite con grosso scarto ma le hanno vinte, noi abbiamo pareggiato col Cagliari e l'Empoli, quelle partite sono i punti che ti mancano e ti fanno perdere lo scudetto. Con Stephan abbiamo un bel rapporto anche se giochiamo nella stessa posizione, anche se qualcuno pensa che non sia così. Ha fatto un bel finale di stagione, sia per lui che per me avere questa competizione è positiva, non ti puoi rilassare, se sbagli hai un compagno dietro che gioca al tuo posto, è un bene per te e per la squadra.
A marzo si disse deluso dalla mancata convocazione in nazionale, con Sampaoli può cambiare qualcosa?
Sicuramente avere il Mondiale tra un anno è una motivazione, ma è da quasi sei anni che non vado in nazionale ed è un po' difficile. Quando l'allenatore cambia la speranza un po' torna, ma quando mi hanno detto che sarei andato in Nazionale e poi non sono stato chiamato mi ha fatto perdere un po' di speranza. Se farò una buona stagione, avrò più possibilità. Se devo essere onesto non ho la stessa speranza di 2-3 anni fa.
Perché ha giocato di meno lo scorso anno? speri di trovare più spazio?
Ho giocato quasi sempre nei primi sei mesi di stagione, poi dopo Natale mi sono fatto male e il mister ha cambiato modulo, la verità è che chi ha giocato, come Radja, lo ha fatto bene facendo gol e partite importanti. Questo ha fatto si che giocassi di meno, ma ero sempre il primo o il secondo cambio, penso di aver giocato abbastanza. Devo pensare prima alla squadra, che siano 90 minuti o 10. Ogni volta che sono entrato in campo ho fatto bene, anche se mi farebbe piacere giocare titolare sempre. Ora c'è un nuovo allenatore e dobbiamo tutti dimostrare di poter essere dei titolari.
Sarà sempre il rigorista?
La verità è che non sono io il rigorista, avevo chiesto di poter calciare il rigore contro l'Udinese alla prima giornata, non c'è questa responsabilità di calciare per forza. Abbiamo qualità, sicuramente il rigorista cambierà ma finora la palla è sempre entrata... Spero di continuare così.
Hai pensato di chiedere la maglia numero 10?
Mi piacerebbe, ma quella maglia sarà sempre di Francesco Totti, non so se qualcuno potrebbe mai indossarla. Non la chiederei mai, sarebbe una mancanza di rispetto.
Che obiettivi avete per la stagione?
Dobbiamo puntare a tutto, non possiamo pensare a una o due competizioni. Sarà una stagione lunga, dura e difficile, ma bella, di quelle che ogni giocatore vuole giocare. Le altre stanno facendo acquisti e penso che quest'anno tornerà a essere una di quelle stagioni di quando ero piccolo, con tanti giocatori importanti.