IL MESSAGGERO (A. ANGELONI) - Terzo pareggio di fila, il solito gol preso nei primi trenta minuti. La Roma non riesce a vincere, a Firenze poi non era nemmeno così semplice. La Juve scappa, ma Rudi Garcia non molla. Si accontenta, per ora. In attesa di tempi migliori, che sta aspettando ormai da un po’. «A me la reazione della ripresa è piaciuta», il pensiero del tecnico della Roma. Sì, ma perché il primo tempo non è mai all'altezza del secondo? E perché la Roma non tiene più i novanta minuti? I dubbi restano e forse questo rendimento non basta per tenere testa alla Juventus. «La reazione è stata importante, nel primo tempo potevamo fare meglio. Abbiamo trovato una Fiorentina con tanta qualità e noi difendevamo andando indietro anche se dovevamo fare il contrario. Nella ripresa la Roma è stata ambiziosa e capace di creare delle occasioni da gol». Non tantissime. Gioco in mano ai giallorossi, ma lì davanti poche chance per fare gol. Su questo Garcia è d’accordo. «Il problema è essere efficaci in attacco, siamo stati più aggressivi e invece di indietreggiare siamo andati ad aggredirli nella loro metà campo. Iturbe ha fatto un bell’assist per Ljajic, peccato che lui non sia riuscito a trovare il secondo gol sul lancio di Totti. Se Manuel continuerà così, sarà un bene per lui e per noi». In attesa di Gervinho. «Quando togli uno dei giocatori più forti è sempre un problema per ogni squadra. Ma noi lo sapevamo. Iturbe e Ljajic hanno fatto bene, il capitano ha fatto grandi cose, Mattia ha giocato poco ma bene. Aspettiamo che tornino i nostri ragazzi dalla Coppa d’Africa e vediamo. E' vero, pareggiamo tanto, ma è altrettanto vero che riusciamo spesso a recuperare il risultato. Questo evidenzia una certa forza mentale».
DA STROOTMAN A PJANIC - L'ingresso di Miralem doveva dare maggiore qualità, qualcosa di buono nel palleggio si è visto. «Abbiamo deciso di farlo entrare per l’infortunio di Kevin, sperando non si sia fatto male, ha sofferto già tanto, ma non sembra nulla di grave. Abbiamo cambiato modulo passando a un 4-3-1-2 e abbiamo difeso meglio, nel finale ci siamo messi 4-2-3-1 perché la Fiorentina è passata al 4-3-3 con Cuadrado largo a sinistra». Con Destro, ha provato a vincere la partita sfruttando le palle sporche in area. Questo in attesa di Luiz Adriano? «Mattia è entrato bene e si è mosso con qualità anche se ha giocato poco. Non siamo stati bravi a trovarlo in posizione. L’attacco ha funzionato bene soprattutto nella ripresa. Mercato? Non è il momento di parlare di questo». E intanto la Juve allunga, il cammino della Roma verso lo scudetto si fa sempre più duro. Garcia non molla, non potrebbe essere altrimenti. «Ognuno fa la sua strada e alla fine vedremo cosa succederà. A Firenze eravamo venuti per vincere, pur sapendo che questo è un campo difficile per tutte le squadre. Preferisco ora concentrarmi sul secondo tempo del Franchi. Io sono come la mia squadra: motivato, ma sereno e tranquillo. Non posso certo pensare che con un girone di ritorno tutto da giocare, sia già finito il campionato». Come dargli torto.