IL PUNTO DEL LUNEDI' - Caputi, Giubilo, Bianchi, Sconcerti, Mura

26/01/2015 alle 12:29.
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Siamo alle solite: dopo il pareggio nel derby, quello di Palermo, un altro in Coppa Italia (al 90' con l'Empoli), anche a Firenze la Roma trova appena un punto. E come accaduto nelle ultime settimane, la aumenta il divario: sono 7, ora, i punti che dividono la squadra di da quella di Allegri. C'è ancora speranza?

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Ecco i commenti di alcuni degli opinionisti più importanti della stampa, sulle colonne dei quotidiani oggi in edicola.

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IL MESSAGGERO (M. CAPUTI)

[...]  Il vantaggio di +7 accumulato dalla comincia a essere bello sostanzioso e, soprattutto, gestibile. Del resto i bianconeri continuano a vincere mentre la Roma a pareggiare. La sta bene e, illuminata da uno splendido Pogba, non si concede soste. La Roma è ancora in convalescenza ma a Firenze si è intravisto qualche segnale di ripresa.

 

IL TEMPO (G. GIUBILO)

Limato appena un punticino, la Roma a meno sette dalla , il pari del Franchi è forse inutile per le rispettive aspirazioni. Ma dopo avere vissuto mezz'ora da incubo, compreso l’infortunio di , ha visto almeno una reazione all'altezza dei giorni migliori,  grande protagonista, il pari di , poi la ricerca del risultato pieno, soltanto sfiorato, ma se non altro qualche progresso si è visto, anche se forse il sogno dello scudetto va definitivamente in archivio, peccato non avere sfruttato il calo dei viola dopo quell'avvio a senso unico e il vantaggio siglato, fortunosamente, da Mario Gomez, poi sostituito [...].

 

GAZZETTA DELLO SPORT (F. BIANCHI)

Nell’inverno dello scontento della Roma, le lunghe leve di re Paul fanno il vuoto. a +7, super Pogba padrone del campionato, la Roma che non sa più vincere. E che non può sempre risolvere i problemi. Non più. La settimana scorsa, per la prima volta dall’inizio della stagione la Roma si allontanava di 5 punti dalla capolista pareggiando in casa del Palermo, ottima squadra ma non una big del campionato. E adesso il gap si è ulteriormente allargato. Siamo alla svolta decisiva? Bisogna rassegnarsi a una monotona dittatura in vetta e, mentre le milanesi affondano, trovare stimoli nell’incerta lotta per il terzo posto? Questa è la netta impressione. La strada è ancora lunga, siamo appena entrati nella curva del campionato, ma le duellanti viaggiano con un passo decisamente diverso. Nelle ultime sette giornate la ha vinto 4 partite e ne ha pareggiate 3. la Roma ne ha vinte due (risicate, a Udine e a Genova con il ) e ne ha pareggiate 5. Spesso dovendo rincorrere il risultato. Come è successo nel derby. Come è successo ieri. I giallorossi a Firenze hanno dimostrato di esser ancora vivi e reattivi. Ma per l’ennesima volta hanno dovuto andare in svantaggio per svegliarsi. Reazioni più di pancia che di effettiva padronanza di gioco.

E questo inverno dello scontento della Roma rende la più sicura di sè. Qualcosa si è inceppato nel motore della banda . Il meccanismo traballante arriva da lontano. Dopo quel 7-1 subito dal Bayern Monaco in casa, la squadra non è più stata la stessa. Alcune certezze si sono incrinate. L’eliminazione dalla poi ha dato un altro colpo all’autostima. La mancanza di Gervinho, uomo capace di cambiare passo e creare costanti situazioni pericolo, ha aumentato i problemi in fase offensiva. Soltanto ieri è riuscito a non far sentire il peso dell’assenza dell’ivoriano. Il quadro psicologico della è all’opposto. Come il Charlie di Apocalypse now, diventa sempre più forte e sicura nella giungla, si fa per dire, del campionato. Viaggia tranquilla, scansa gli ostacoli. Vince. E quando il bioritmo non è al massimo, quando non trova la via per districarsi nelle fitte difese, ecco che arriva roi Paul. Super Pogba diverte, entusiasma, spariglia. Decide. Sforna numeri e gol uno più bello dell’altro. Siamo al terzo consecutivo in campionato, quarto di fila se ci mettiamo la coppa Italia. A 21 anni, il fuoriclasse francese è definitivamente sbocciato. E fa la differenza. La Roma in questo momento un Pogba non ce l’ha. E nemmeno un Tevez. L’unica speranza per la Roma è che finisca l’inverno dello scontento e che magari la vada avanti e sprechi energie fisiche e mentali in . Ma la banda Allegri ha un rosa abbastanza completa per evitare contraccolpi [...]

 

CORRIERE DELLA SERA (M. SCONCERTI)

[...] La Roma non sta sparendo, si è solo un po’ normalizzata, fa più fatica a ripartire in velocità. È anche un po’ disillusa: ha perso 6 punti in tre giornate. Ma è più il gioco a tradirla che la distanza: se ritrova Gervinho e la vecchia freschezza, è ancora in corsa.

 

LA REPUBBLICA (G. MURA)

Tre di fila per la Roma, mentre la ha vinto tre volte e i punti di vantaggio salgono a 7. La Roma subisce un gol casuale di Gomez, ma il brio e la velocità della non sono casuali. Come altre volte, la Roma si ricompatta nel secondo tempo, ispirata da , ma più vicino alla vittoria è andato Montella. Bella partita. I sogni di scudetto sono una piantina irrigata a una goccia (un punto) per volta. La piantina non è morta ma è un po’ deperita.