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IL MESSAGGERO (L. PASQUARETTA) - Intrigo Burdisso. LInter ha trovato laccordo con la Juve. Ma il giocatore vuole la Roma. Che rilancia. Oggi Daniele Pradè vola a Milano per pareggiare lofferta dei bianconeri, 8 milioni, e presentare le garanzie già firmate (servono anche per mostrare allargentino di rispettare limpegno preso con lui nei mesi scorsi).
Stessa cifra e formula migliore: Marotta darebbe 2 milioni per il prestito oneroso e gli altri 6 in tre anni, la società giallorossa chiuderebbe a titolo definitivo con pagamento triennale. Pronto anche un contratto quadriennale per il giocatore da 2,5 milioni allanno.
La svolta ieri pomeriggio, quando Rosella Sensi ha avuto lokay da Unicredit per alzare il prezzo, passando da 6,5 a 8 milioni, cioè quanto Moratti in mattinata aveva ribadito alla presidentessa giallorossa dopo lennesima telefonata. Laccelerata è stata possibile anche perché Claudio Ranieri, stizzito e infuriato, ha fatto sapere ai dirigenti che lunico giocatore richiesto rischia di passare alla concorrenza: «Siamo in lotta per Burdisso, forse non ce lo vogliono dare», la sua considerazione. Tutto vero. Colpa forse di vecchie ruggini che hanno un nome ben preciso: Chivu (tarantella tirando in mezzo il Real e il Barcellona per alzare la posta) e, nel gennaio scorso, Baptista (negato a Branca lo scambio alla pari con Nicolas). E anche perché lInter non intende rinforzare quella che ritiene al momento lavversaria più accreditata per lo scudetto.
Nonostante il rilancio, non è sicuro che il centrale argentino vestirà di nuovo la maglia giallorossa. Anzi. Moratti, dopo il botta e risposta al veleno con John Elkann, punta a dare Burdisso alla Juve per ricomporre lo strappo delle ultime ore. «Sono come i ladri di Pisa: litigano di giorno e si mettono daccordo di notte» ha detto Ranieri con il sorriso sulle labbra. Fatto sta che al momento la Juve sembra essere in vantaggio, anche se ieri Burdisso ha evitato di andare nella sede dellInter a incontrare i dirigenti della Juve impegnati con Branca a definire la trattativa. Largentino ha detto di volerci pensare ancora qualche ora, almeno sino a stamattina: non è una novità che la Roma faccia sempre leva sulla volontà del giocatore. Il braccio di ferro continua.