Conferenza stampa, SPALLETTI: "Due partite da vincere per arrivare davanti al Napoli. Il campionato lo vince giustamente la Juventus. Futuro? Dipende dalla vittoria di domani..."

19/05/2017 alle 20:44.
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Alla vigilia del penultimo impegno di campionato contro il Chievo di Maran, torna a parlare l'allenatore della Roma : la conferenza stampa odierna è in programma alle ore 14.30. Questo l'intervento del tecnico giallorosso:

C'è il rischio di un calo di concentrazione dopo le vittorie con Milan e ?
No, c'è il rischio di trovare una squadra forte che ti crea dei problemi. Il Chievo ha messo in difficoltà anche squadre più forti, ha un’identità chiara e precisa che percorre e viene sviluppata ad alta velocità e con qualità. C’è quel rischio qui. Il mio punto di vista è che mancano ancora due partite da vincere per arrivare davanti al .

Il Chievo non ha nulla da perdere, è un pericolo in più?
Sì, ci sono troppi motivi per i calciatori, anche a livello individuale, dipende da che tipo di calciatore è, da che futuro abbia, i calciatori danno sempre il massimo di loro stessi, non hanno altra strada per avere un futuro importante, serve un presente dove si fanno cose importanti, tutti giocano sulla base di quello che riescono a costruire durante i campionati e durante tutte le partite.

I miracoli nello sport esistono: credete al sogno scudetto?
Noi dobbiamo credere a questa possibilità di rigiocare la partita di Porto, noi rigiochiamo la qualificazione con il Porto contro Chievo e . Quelle due partite lì le rigiochiamo con due nomi differenti. Il campionato lo vince la , è stata la più forte, ha dettato il ritmo, si è fatta trovare pronta in tutte le partite dove hanno giocato, lo meritano. A noi non cambia niente, per arrivare a farsi avverare questo miracolo dobbiamo vincere queste due partite, hanno la stessa madre i comportamenti che dobbiamo avere per entrambi gli obiettivi. Mi sono fermato prima al cancello per fare autografi ai bambini, è tutta la settimana che mi chiamo Chievo-rombo, ho rischiato di firmare gli autografi così perché non parliamo d’altro. Vogliamo giocare nella competizione più bella del calcio, è una competizione bellissima. Ci siamo costruiti la possibilità di giocarci il prossimo campionato, però poi ci sono anche gli avversari, che sono anche forti.

sta bene?
Edin è a disposizione.

Per lei è più grande l’orgoglio del campionato fatto o la delusione per le coppe?
Quando noi si lavora per costruire un obiettivo e si lavora in maniera seria e continua parlare di delusione mi sembra eccessivo. E’ una partita che ci può liberare da qualche brutto risultato, c’è sempre quando arrivi in fondo il rimorso di non essere stato bravo in quel momento e di non aver vinto quella partita. Questa è la partita che può liberarci da questi rimorsi, c’è davanti un obiettivo fantastico e eccezionale, siamo tutti proiettati in quella direzione. Abbiamo sempre lottato a denti stretti in ogni momento, non vogliamo perderci questa occasione.

Come sta ? Come lo ha visto con i compagni in vista delle sue ultime due partite con la Roma?
Lui fa parte della nostra squadra, lui è il giocatore più importante, è la leggenda, lo sarà, è stato, è un po’ il simbolo della nostra squadra, in qualsiasi direzione si voglia guardare la Roma si trova il calciatore davanti a tutto. Ma come ho sempre detto lo devo trattare come un giocatore importante che fa parte di una squadra, poi devo fare delle scelte e qualche volta l’ho penalizzato, mi dispiace di ciò. Io faccio la formazione con il criterio di vincere queste due partite, nel ragionamento ci metto anche la gestione di Francesco, che si è meritato questi titoli qui, si è meritato quello che gli verrà attribuito quando smetterà.

Tanti suoi colleghi hanno visto la Roma dal vivo, vedi Sousa e Mancini. Le dà fastidio questa cosa o è normale?
La ritengo normalissima, non vedo perché mi dovrebbe dare fastidio. I nomi fatti hanno esperienza, hanno titoli vinti, hanno il blasone per essere i futuri allenatori della Roma. La società lo ha fatto vedere che fa il suo lavoro, prendendo Monchi, fa vedere che vuole portare i migliori a lavorare dentro la Roma, è corretto che vadano a parlare, non so a quello a cui volevi alludere. Se loro vengono per prendermi il posto mi fa piacere, io devo essere più bravo di loro per mantenerlo. Accettando la sfida si va al di là dell’ostacolo. E’ correttissimo.

Sei accostato a grandissimi allenatori come , Simeone, Pochettino etc per la panchina dell': ti gratifica?
Quello ora è un po’ quello che ci siamo detti dentro lo spogliatoio con la squadra, ogni tanto ci si dice qualcosa. Noi in questa settimana qui ci siamo detti: “Se avessimo la possibilità di firmare un contratto lo firmeremmo col nome Chievo Chievo”. Ci interessano solo queste due partite qui. Ci interessa difendere sulle loro verticalizzazioni improvvise. Portate dei numeri a supporto di quello che vi fa piacere mettere in evidenza. Sono tra le peggiori per cross, possesso palla nella metà campo avversaria, nel giro palla, ma quando la riconquistano sono tra le migliori per le verticalizzazioni improvvise, hanno il maggior numero di giocatori in fuorigioco, fanno meno possesso, sono i più bravi sui rimbalzi, sulle seconde palle, loro sono i più bravi di tutti in questo momento qui. Si vede il target della squadra che è, noi dobbiamo essere bravi a modificare le nostre capacità per levargli questi numeri qui. Il futuro allenatore dell’, il futuro allenatore della Roma non ce ne deve fregare niente, ci deve fregare solo del Chievo, Chievo e basta.

Nella sua prima avventura a Roma ha perso 4 punti contro Cagliari ed Empoli, punti che pesano. Come si risolve questo problema atavico?
Successe anche nel 2007/08… E’ vero che hai perso punti ad Empoli, ma ne abbiamo presi da altre parti, vedi con Milan e . Il Crotone le ha perse tutte, poi è scattata la scintilla, il pubblico li ha aiutati, si sono comportati benissimo sostenendoli fino alla fine della partita, per avere queste inversioni di tendenza senza essere polemici ti consente di ritrovare le tue caratteristiche e le tue qualità, ora si giocano la salvezza. Bisogna essere obiettivi e bravi a fare più risultati possibili, ma ogni tanto ci sta lasciare dei punti per strada. Senza le altre vinte non arrivavi a questo risultato. Io contro la
non ci avevo mai vinto, solo una volta in Coppa Italia, sotto la neve, con Tommasi. Sono numeri importanti, segno che la squadra è stata sul pezzo, segno che si è costruita questo obiettivo, si è costruita la strada per avere visibilità su questo obiettivo. Queste partite ci possono ridare la felicità. Abbiamo lasciato per strada qualche risultato che ci fa male e ci porta tristezza, questa è la partita che li può spazzare via.

Con che spirito va lei agli incontri in programma con ? Come uno che ha un futuro da programmare o come uno che non cambia le sue idee?
E’ un mercato aperto dove ognuno decide di programmare quello che sarà il futuro. Per quanto ci riguarda, me e i calciatori della Roma, il programmare il futuro dipende dalla vittoria di domani.

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