IL ROMANISTA (C. ZUCCHELLI) - Giorgio Rossi, il primo della fila. Titolo del libro di Massimo Izzi, giustissimo per descrivere lui, ufficialmente massaggiatore della Roma ma in realtà molto di più. Non basterebbe unenciclopedia intera per raccontarlo, non basteranno gli applausi dellOlimpico domani sera per salutarlo
Un uomo discreto, che non ha mai tradito le confidenze di allenatori e dirigenti e che nessuno meglio di Francesco Totti ha saputo descrivere proprio nel libro di Izzi: «Un aggettivo che descriva fino in fondo quanto sia speciale Giorgio è impossibile, non esiste». Ancelotti, invece, lo descrive così: «A lui non interessa se sei un campione o lultimo dei ragazzi della Primavera, guarda la persona. È eccezionale». A Giorgio Rossi mancherà la Roma, cè da giurarci. Ma è stato lui stesso, qualche giorno fa, a dire che «a 91 anni ho bisogno di riposarmi. Ricordo che fu Renato Sacerdoti, nel 1957, a farmi firmare il primo contratto con la Roma. Allepoca lallenatore era Masetti, che da giocatore aveva vinto lo scudetto del 42. In 55 anni, ho sempre avuto un contratto annuale, da luglio a giugno dellanno dopo.[...]