Stadio Roma, Raggi: "Non sappiamo che fine farà il progetto, se non ci sono irregolarità si può andare avanti. La procura chiama in causa la Regione"

15/06/2018 alle 02:42.
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RAI - "Che fine fa lo ? Non lo sappiamo: gli atti della procedura sembrano tutti validi e regolari. Noi faremo ulteriori controlli e approfondimento del caso e, se non ci sono irregolarita', si puo' andare avanti. Andiamo a capire bene come stanno le cose". Queste le parole della sindaca di Roma Virginia Raggi al programma "Porta a porta" in onda stasera.

"Io non ho badanti, ogni giorno mi attribuiscono badanti o tutor, le sembra che io abbia bisogno di un badante? Se sono riuscita a resistere due anni alle ondate di fango, infamandomi e calunniandomi...cosa che con nessun altro sindaco di Roma si sono permessi di fare, con me lo hanno fatto da quando ero in campagna elettorale". Ha detto la sindaca di Roma. "Tutti gli uomini che mi ronzano intorno o sono miei amanti o tutor - ha aggiunto Raggi - da quando mi sono candidata sarei circondata da qualcuno che è mio amante o mio supporto, forse perchè sono una donna, non so se questa immagine piace ai giornalisti".

Prima di chiamare in causa la Regione Lazio: "Michele Civita è l'ex assessore di Zingaretti, ha lavorato per decenni con lui, possiamo dire che sia il suo braccio destro, ma su di lui nessuna parola. Lo stadio è cosa della città di Roma ma le procedure urbanistiche si svolgono in Regione e la chiama in causa la procura".

" l'ho incontrato la prima volta nella primavera del 2017 durante i confronti con Eurnova, poi l'ho rivisto due o tre volte in Campidoglio. Partivamo da due visioni contrapposte: noi volevano abbattere cubature e lui mantenerle". Cosi' la sindaca di Roma Virginia Raggi in merito all'inchiesta sullo .

"Berdini non ha firmato una sola carta contro il progetto", anzi "è stato lui ad avviare la conferenza dei servizi. Per opporsi a un progetto o ridurre le cubature bisogna produrre atti e questo non era stato fatto". Berdini era contrario "a parole, sì così si era opposto, ma non c'è un atto che lo dimostri" ha proseguito Virginia Raggi.