Auguri a Francesco Rocca, campione in bianco e nero

02/08/2019 alle 14:43.
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GLIEROIDELCALCIO.COM (Roberto Morassut) - Francesco Rocca compie 65 anni. Non li dimostra. È un uomo con un fisico atletico, proporzione altezza e peso perfettamente allineata, ore di allenamento quotidiano in palestra e su cyclette, dieta controllata e senza eccessi in alto o in basso. Se non fosse per il grave infortunio del 1976 che ha lasciato il segno sulla gamba sinistra avrebbe un fisico integro come un’atleta ancora attivo. [...]

Per me Francesco Rocca è un atleta in bianco e nero. In primo luogo ed ovviamente perché la sua carriera si è sovrapposta solo per pochi anni all’arrivo del colore nella Tv e quindi tutto ciò che ricordo delle sue splendide discese e dei suoi cross e spioventi a liberare gli attaccanti della Roma degli anni ‘70 ha i colori e le gradazioni del grigio delle telecronache, delle sintesi e dei servizi di Novantesimo minuto o della Domenica Sportiva. Era il tempo delle maximoto attraverso cui il Giappone invase i mercati occidentali con i suoi marchi e quei motori brucianti. Tra questi la Kawasaki e per la Curva romanista, emanazione del popolino romano e plebeo che ribattezza con suoi codici persone e luoghi (quasi come una renitente forma di paganesimo che resiste all’avvento cristiano) fu facile vedere nella potenza muscolare e fisica di Rocca la trasfigurazione umana di una di quelle nuove macchine che cancellarono di colpo nel gusto degli appassionati lo stile delle Guzzi e delle Benelli. [...]

Era il 26 gennaio del 1975, 9’ minuto del primo tempo: ho impressa nella mente e non l’ho più cancellata una delle azioni di Rocca e della Roma. Si gioca Roma- all’Olimpico sotto una pioggia battente. Rocca vola via sulla sinistra, sotto la Tevere, con un movimento che ripeteva sempre e che sempre ingannava il marcatore di turno, si porta la palla sul destro con una secca frenata; crossa verso il centro dell’area interista dove in tuffo sbuca Pierino Prati che si infila tra Bini e Bordon e segna il gol della vittoria. [...]

Ma Francesco Rocca è per me un campione in bianco e nero perché nella sua vita non ha mai accettato compromessi, sfumature, la qual cosa in tempi di false identità e costanti opportunismi come oggi, è un fatto raro. “Il Signore mi ha aiutato a uscire dalla difficile situazione nella quale mi sono trovato a 22 anni, in fondo sono fortunato”. Questa frase, che egli mi disse quella mattina di alcuni mesi fa all’Eur, mi ha colpito. [...]

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