I collaboratori di Parnasi sentiti in carcere

04/07/2018 alle 16:06.
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IL TEMPO - Sono stati sentiti ieri in carcere due dei collaboratori del costruttore Luca , della società Eurnova, accusati di associazione a delinquere nell’inchiesta sul . Si tratta di Gianluca Talone e di Giulio Mangosi, arrestati il 13 giugno scorso insieme con il costruttore, il suo braccio destro Luca Caporilli, e gli altri manager del gruppo, Simone Contasta e Nabor Zaffiri. La settimana scorsa il Tribunale del Riesame ha respinto le istanze di scarcerazione per i quattro mentre Luca Caporilli è stato scarcerato lo scorso 21 giugno dopo che per primo ha scelto di parlare coi pm facen- do ammissioni in merito alle dazioni di denaro a un funzionario pubblico. Mangosi e Talone hanno risposto alle domande della pm Barbara Zuin e anche loro avrebbero scelto di collaborare.

Intanto la difesa di Luca ha chiesto l’annullamento dell’ordinanza che lo scorso 13 giugno ha portato in carcere il costruttore. Il ricorso fa appello a una presunta carenza di motivazioni nell’ordinanza e sarà discusso l’11 luglio in Cassazione. In queste ore è inoltre attesa la decisione della gip Maria Paola Tomaselli sull’istanza di scarcerazione presentata dai legali dell’imprenditore dopo l’interrogato- rio della scorsa settimana davanti ai magistrati che coordinano il fascicolo. Durante le indagini, durate un anno e mezzo, intercettazioni e controlli degli inquirenti hanno fatto emergere dazioni di denaro, promesse di assunzioni e altri favori con cui il costruttore si sarebbe assicurato l’aiuto e la collaborazione di funzionari e politici. Associazione a delinquere, corruzione, traffico di influenze, frodi fiscali e finanziamenti illeciti, i reati contestati, a vario titolo, agli arrestati. Secondo la procura, il gruppo avrebbe tentato di «oliare» i vari passaggi dell’approvazione del piano mettendo in atto una corruzione che la gip definisce «sistemica». Ieri, comunque, gli investigatori hanno svolto un’ispezione al Ministero dei Beni culturali.