LEGGO - «Mi auguro possano individuare le persone che hanno esposto quell’assurdo striscione, ma io non mi arrendo. Ci sono tanti tifosi, anche romanisti, che mi sostengono; io vado avanti per avere un calcio pulito e leale». Antonella Leardi, la mamma di Ciro Esposito, risponde così, a freddo, alle accuse infamanti dello striscione dell’Olimpico. Ieri ha partecipato a Napoli alla giornata dedicata a Peace and Sports, voluta dall’Onu. «Non devo giustificarmi per il mio libro su Ciro; è un messaggio d’amore che tutti i tifosi dovrebbero leggere, magari per cambiare il proprio cuore. Io prego per loro: non hanno idea di cosa vuol dire perdere un figlio. Ciro vive con me per dire mai più a violenza e odio».
Leardi: «Non sanno che vuol dire perdere un figlio»
07/04/2015 alle 15:37.
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