IL TEMPO (A. AUSTINI) - «Lo prendo io». Sabatini lo ripete da settimane e non ha smesso di farlo dopo la chiusura del mercato estivo: nel futuro di Adrien Rabiot c’è la Roma, con buona pace della Juventus destinata a perdere anche questa sfida di mercato.
L’ottimismo del diesse romanista è fondato sulla promessa strappata alla mamma-manager del centrocampista, rimasto a Parigi solo temporaneamente. La riprova l’ha data il Psg, escludendo il ragazzo dalla lista presentata alla Uefa per la Champions, ridotta a 21 elementi dopo le sanzioni subite per non aver rispettato i parametri del fair play finanziario.
Una mossa prevedibile quella del ricco club parigino che negli ultimi giorni di agosto stava per cedere alle pressioni di Rabiot. L’accordo con la Roma era a un passo, per una cifra vicina ai 10 milioni di euro pagabili in due tranche e con l’inserimento di una clausola che avrebbe consentito al Psg di ottenere anche una percentuale su una futura rivendita del talento. Poi è prevalso l’orgoglio dello sceicco Al-Khelaifi, uno dei pochi che nel calcio di oggi può permettersi di non cedere ai ricatti.
Rabiot può liberarsi gratis fra 10 mesi e neppure questo ha convinto il Psg ad accettare la proposta giallorossa. Ma a gennaio è probabile che accadrà, magari a cifre ritoccate verso il basso: la Roma si è già rifatta sotto, con l’intenzione di passare comunque per un’intesa con lo sceicco onde evitare una rottura dei rapporti. È successo con il Barcellona nella vicenda Sanabria - che poteva essere preso a parametro zero - sarà così anche con i parigini. Una scelta obbligata per chi, come la Roma, ama fare «trading» continuo sul mercato e non può permettersi di chiudere i canali con le società che muovono tanti soldi.
Visto l’affollamento di piedi buoni nel centrocampo di Garcia, l’arrivo di Rabiot fa pensare al successivo sacrificio di qualcun altro. Al momento non c’è nulla di programmato e dipenderà dalle offerte che inevitabilmente la Roma riceverà per Pjanic, Strootman e per lo stesso Nainggolan, che prima va riscattato dal Cagliari.
In ottica gennaio l’attenzione dei dirigenti è puntata sugli esterni. Di difesa, soprattutto: con Maicon va trovata un’intesa sul contratto, anche Cole è sotto osservazione dopo gli stenti estivi. All’orizzonte per lui c’è anche una proposta dagli States e intanto la società si è tutelata con l’acquisto last minute di Holebas.
Quanto all’attacco, Destro è intoccabile almeno fino a giugno, Florenzi è in attesa di firmare il nuovo contratto mentre Ljajic vuole capire quanto spazio avrà dopo l’arrivo di Iturbe. E la Roma non gli chiuderà le porte se il ragazzo chiedesse la cessione. Per l’eventuale sostituto del serbo Sabatini continua a seguire con grande interesse due piste in Ucraina: Konoplyanka ha comunicato al Dnipro che non intende rinnovare il contratto in scadenza nel 2015. La stessa situazione ce l’ha Yarmolenko (il preferito tra i due) con la Dinamo Kiev. Due potenziali colpi a parametro zero, anticipabili a gennaio. Il posto da extracomunitario, d’altronde, è rimasto libero.