GASPORT (C. ZUCCHELLI) - Lo scorso anno, dopo aver battuto il Napoli, tutto l’Olimpico sorrideva. Tranne Garcia: «Questa è una vittoria di Pirro perché abbiamo perso Totti e Gervinho». Oggi non siamo a quei livelli di malumore — anche perché Totti e Gervinho a Parma ci saranno —, ma Garcia è costretto ancora a godersi a metà la sua Roma che, tra campionato e Champions, vince sempre ma lascia puntualmente sul campo feriti.
Doppia emergenza Mercoledì al Tardini il tecnico dovrà fare la conta in difesa e a centrocampo e fare gli scongiuri per l’attacco (mancheranno solo Iturbe ed eventualmente Borriello), con il Verona sabato all’Olimpico idem, per Manchester, invece, Garcia dovrà rivolgersi al destino e allo staff sanitario della Roma per recuperare — almeno — De Rossi e lo stesso Iturbe. Il centrocampista a Parma non ci sarà, al suo posto saranno Keita (regista), Pjanic e Nainggolan a dover fare gli straordinari. Il belga, soprattutto: 360, recuperi esclusi, i minuti messi insieme in stagione, insieme a De Sanctis l’unico a non essere mai partito, o tornato, in panchina.
Turnover Se in mezzo al campo, quindi, le scelte saranno obbligate almeno per il campionato (si spera di recuperare De Rossi per il City), la difesa dovrebbe cambiare almeno un uomo. A destra potrebbe esserci spazio per Torosidis, visto che difficilmente Maicon giocherà la quarta partita di fila (anche e soprattutto per non rischiarlo in Coppa contro la sua ex squadra), a sinistra invece probabile conferma per Cole, che dopo i disastri di Empoli ieri ha dato cenni di ripresa, magari rimandando l’esordio di Holebas a sabato contro il Verona. Al centro niente turnover: Astori è out per il problema al ginocchio e tornerà dopo la sosta, Castan è un punto interrogativo. E non più per i problemi muscolari. L’otite che lo ha costretto al ricovero martedì va gestita con cura e non vanno forzati i tempi di recupero. La Roma spera di averlo per la Champions, ma non si possono fare previsioni.
Talismano Si possono fare, invece, per l’attacco. Iturbe punta la Juventus, gli altri sono a disposizione. Una maglia è di Gervinho, per le altre due Florenzi e Totti sono in vantaggio su Ljajic e Destro. L’ex capitano della Primavera è uno dei più in palla, Totti ieri si è riposato ed è pronto per il Tardini. La tradizione lo aspetta, il gol anche visto che al Parma in Serie A ha segnato 19 reti ed è la sua vittima preferita. La prima volta che ci andò da giocatore della prima squadra, rimanendo però in panchina, fu il 9 aprile 1994. Quel giorno, in cui Balbo e Festa regalarono la vittoria alla Roma, Salih Uçan aveva appena tre mesi. Oggi è uno dei tanti che affollano l’infermeria di Trigoria: ci sono i lungodegenti Strootman e Balzaretti, e poi il turco, Borriello, Iturbe, Astori, Castan e De Rossi. Tra questi ultimi cinque, il solo Astori non ha dovuto fare i conti con un problema muscolare. In un inizio di stagione quasi perfetto, l’unica nota stonata.