Buffon può recuperare per l’Uruguay. De Sciglio, è dura: fa solo terapia

16/06/2014 alle 11:39.
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GASPORT (M. CECCHINI) - È raro che il professor Enrico Castellacci perda il sorriso, nonostante gli oneri che la salute degli azzurri comporta. Stavolta, però, gli scogli che deve affrontare sono almeno tre: i recuperi di Buffon e De Sciglio e l’allarme caldo che si preannuncia a Recife. Cominciamo dai due azzurri, su cui pare chiaro come lo staff non voglia rischiare recuperi affrettati. «Buffon e De Sciglio sono le uniche vere criticità della squadra. Gigi facendo un movimento abnorme ha avuto un trauma un po’ particolare alla caviglia sinistra, che si è distorta, così come il ginocchio. All’inizio c’è stata preoccupazione, perché ha rivissuto tutte le esperienze negative capitategli ai Mondiali. Poi però l’ottimismo ha cominciato a regnare. Per il ginocchio non ci sono problemi , la caviglia invece ha una sofferenza del tendine tibiale anteriore. Se sarà necessario, faremo indagini strumentali, ma siamo ottimisti su un recupero abbastanza veloce. De Sciglio? Ha avuto un edema a livello del bicipite femorale senza lesioni, ma per ora non è in condizione di allenarsi, fa solo terapie». Morale: l’impressione è che entrambi possano saltare la prossima partita, con Buffon sicuro di esserci (almeno) con l’Uruguay (la partita è in programma martedì 24 a Natal).

Allarme Recife Superatol’ostacolo Manaus, adesso ci aspetta Recife. «Giochiamo all’una e se ci sarà il sole il caldo si sentirà parecchio. Quindi siamo più preoccupati. A Manaus siamo rimasti sorpresi che non abbiano fermato il gioco vista la temperatura. Ci auguriamo che possa succedere a Recife e a Natal, quando si giocherà in orari non consoni a una partita di calcio (alle 13, ndr). Il timeout c’è con una temperatura superiore ai 32 gradi, ma quando c’è un’umidità dell’85-90 per cento, la percezione sale di 3-4 gradi. I giocatori hanno perso minimo due litri d’acqua, e mi tengo basso. In ogni caso, abbiamo cominciato le terapie refrigeranti: criosauna e guanti speciali ». Chiudiamo con una curiosità: a Manaus, cinque azzurri sono stati sottoposti all’esame antidoping, cioè i designati Abate e Marchisio e i tre del Paris Saint Germain, Verratti, Thiago Motta e Sirigu, assenti ai controlli a sorpresa di Coverciano.