IL TEMPO (A. AUSTINI) - In fila per l’aumento. Ma senza agitarsi. La Roma lo aveva messo in conto: rinnovato il contratto di Pjanic, ora bisogna sistemare gli altri.
C’è un caso già risolto, Romagnoli, altri in via di definizione, dicasi Florenzi e Gervinho, altri ancora come Destro e Castan da affrontare più in là. Benatia è un discorso a parte: sul difensore, dopo l’offerta del City, si è tuffato a capofitto il Barcellona e sta per farlo il Manchester City. Prima di pensare all’eventuale adeguamento di stipendio - guadagna 1.25 milioni netti e ne vorrebbe il doppio - bisogna decidere se è il caso di venderlo a peso d’oro oppure chiudere in partenza la mega-asta mondiale.
Detto che Strootman vuole restare e ripartire con la Roma dopo l’infortunio, mentre all’«insofferente» Gervinho è stato promesso un lievissimo ritocco di stipendio, sul resto della rosa si può ragionare con calma. L’unico in scadenza di contratto a fine giugno è Taddei, che vorrebbe chiudere la carriera in giallorosso ma al momento ha ben poche speranze di proseguire la sua lunga avventura a Trigoria. Il procuratore Lucci si è riunito nuovamente con Sabatini ieri pomeriggio, probabilmente solo per lavorare sul rinnovo dell’altro assistito Florenzi. L’accordo di massima c’è, il romano si vedrà più che raddoppiare l’attuale ingaggio da 600mila euro (bonus esclusi) e posticipare la scadenza dal 2016 al 2018. Lucci rappresenta anche Cuadrado, sul quale la Roma resta vigile, e sta offrendo Muriel: l’asse con l’Udinese è solido.
Tornando ai rinnovi, per Romagnoli manca solo la firma sul nuovo accordo quinquennale che gli garantirà il primo stipendio da «grande». Quest’anno ha imparato molto da Benatia e Castan, entrambi meritevoli di un «premio». Se lo aspetta anche il brasiliano, infatti: è legato al club giallorosso per altri due anni, guadagna circa un milione e mezzo e sarebbe assai felice se la Roma gli alzasse l’ingaggio. Magari fino al 2018.
I dirigenti non lo considerano un caso urgente al pari di Destro. Un altro che, teoricamente, potrebbe guadagnare di più rispetto ad ora: il suo contratto «a salire» tocca quota 2 milioni solo nella stagione 2016/17. Per adesso pensa al Mondiale: qualche gol in Brasile gli darebbe più forza in una futura trattativa.
Durante la prossima stagione si dovrà prendere una decisione anche su un paio di senatori: De Sanctis e Maicon vanno in scadenza nel 2015. Il portiere, che compirà 38 anni, capirà giocando se ha voglia e forza di continuare, oppure se è meglio passare definitivamente il testimone al promettente Skorupski. Il suo rapporto con la società è talmente buono che non ci sarà problema in ogni caso.
Maicon vedrà abbassarsi l’ingaggio da 3.3 milioni netti a 2.8. La capitale gli sembra il posto giusto per chiudere in bellezza una carriera straordinaria. E, se così non fosse, non faticherà a trovare un’alternativa. Mourinho lo ha già chiamato.
Intanto radio-mercato ha iniziato a sfornare nomi per la Roma: Eto’o, Van der Wiel e Vermaelen quelli di ieri.