LEGGO (F. BALZANI) - Senza tifosi (almeno quelli più caldi), senza Totti e con l’infermeria sempre più stipata. È piena emergenza in casa Roma a due giorni dalla sfida con l’Inter di sabato sera. Dopo la chiusura definitiva di Curve e Distinti Sud è arrivato anche il «no» da parte dello staff medico riguardo il recupero del capitano, che ieri non è sceso in campo limitandosi al lavoro in palestra e potrà tornare a disposizione il 9 marzo contro il Napoli al San Paolo, proprio dove ha rimediato la contusione al gluteo sinistro due settimane fa che lo ha tenuto ai box già contro Samp e Bologna. Discorso simile per Florenzi che però ieri si è allenato e dovrebbe almeno andare in panchina. Per sostituirlo ballottaggio tra Bastos (subentratogli a Bologna) e Ljajic.
Ansia per Gervinho, colpito da virus influenzale ha la febbre ma non dovrebbe saltare l’Inter, che all’andata soffrì molto le incursioni dell’ivoriano alla 19˚ partita di fila (nazionale compresa). I veri guai per il tecnico arrivano però ancora una volta in difesa. Torosidis, infatti, si è fermato di nuovo. Il greco durante il riscaldamento ha rimediato una botta alla caviglia destra, la stessa colpita martedì a fine allenamento. Stamattina Torosidis si sottoporrà a un controllo, ma l’articolazione non si è gonfiata: un buon segnale in vista di sabato. Col greco fuori, infatti, Garcia dovrebbe rivoluzionare l’assetto tattico, visto che con Taddei in campo sarebbe costretto (vista l’assenza di Florenzi) a rinforzare la mediana proponendo un 4-2-3-1 con De Rossi e Nainggolan davanti alla difesa e Strootman sulla linea dei tre dietro a Destro. A sinistra invece giocherà ancora Romagnoli che ringrazia Garcia: «Lavora bene coi giovani e mi ha sempre detto di restare calmo perché sarebbe arrivato il mio momento. Aveva ragione». L’emergenza sulle fasce comunque durerà ancora una settimana visto che contro il Napoli sia Maicon sia Dodò torneranno a disposizione.