IL ROMANISTA (V. META) - Poteva essere il suo primo derby da professionista, invece per affrontare la Sampdoria Mattia Destro ha dovuto aspettare il suo terzo anno di Serie A, anche perché quando lui era a Siena a ingolosire i direttori sportivi di mezza Italia, i blucerchiati stavano in B.Stasera avrà bisogno di rispolverare il grifone che è rimasto in lui, un po’ per aggiungere qualcosa alla rabbia che, come dichiarato da Rudi Garcia, andrà in campo con addosso le maglie della Roma. Toccherà a Destro colmare il vuoto lasciato al centro dell’attacco dall’assenza di Francesco Totti, fermo per un problema al gluteo che lo costringerà a qualche altro giorno di riposo.
Toccherà a lui sbloccare una vena realizzativa che nelle ultime due partite si è improvvisamente inceppata: zero gol nel derby, zero gol a Napoli. In compenso un discreto numero di occasioni sprecate. In mezzo a tutto questo c’è Mattia. Dopo aver deciso la partita del suo ritorno, Roma- Fiorentina dell’8 dicembre, è andato ancora a segno contro Milan e Catania, è rimasto a secco a Torino con la Juve e in casa contro il suo Genoa, per poi ritrovare il gol contro il Livorno, ormai quasi un mese fa. Fisiologico che un predatore d’area come lui, adesso abbia una gran fame. «Deve solo ritrovare il gol - ha assicurato Rudi Garcia, rispondendo in parte anche a chi aveva criticato Mattia all’indomani della sconfitta di Napoli -. Sono certo che lo farà già contro la Sampdoria». E allora la formazione che stasera scenderà in campo per mettere fine al buon momento della squadra di Mihajlovic non può che partire da questa certezza: al centro dell’attacco ci sarà Destro. Con lui dovrebbero partite dal primo minuto Florenzi e Gervinho, mentre Ljajic, archiviata la serataccia del San Paolo, dovrebbe tornare in panchina. Qualche cambio rispetto all’undici anti Napoli ci sarà anche a centrocampo, dove si prepara al rientro da titolare Radja Nainggolan. Squalificato in Coppa Italia, l’ex Cagliari ha guardato dalla panchina il derby e non gioca dal primo minuto dalla trasferta di Verona.
La sua grinta potrebbe risultare decisiva, specie contro un avversario ruvido come Angelo Palombo, leader della mediana blucerchiata. Il belga andrebbe a prendere il posto di Pjanic e permettere al bosniaco di gestire il problema al ginocchio con cui convive ormai da qualche settimana partendo dalla panchina. Nessuna tregua, invece, per De Rossi e Strootman, stakanovisti del centrocampo di Garcia. Ieri il tecnico ha sottolineato la piena disponibilità di tutti i centrocampisti, lasciando intendere come non ci sia motivo per tenere fuori l’uno o l’altro. Anche in difesa si va verso il ritorno allo schieramento tipo, con Maicon regolarmente sulla fascia destra («a Napoli non poteva giocare dall’inizio», ha detto il tecnico) e Torosidis a sinistra. Quanto a Bastos, partendo dalla panchina potrebbe subentrare come alternativa di uno degli esterni d’attacco piuttosto che come terzino.