IL ROMANISTA (T. CAGNUCCI) - ''A me sinceramente sembra dentro anche di un bel po, anche di parecchi metri!''. A me sinceramente sembra che la Juventus sia fuori anche di un bel po, anche in Champions League. Vè rimasto il bipede, anche se Gervinho vha segnato con un piede solo. Poi a me sinceramente piacerebbe sapere
Dimmelo tu cosè stavolta? E dimmi pure comè che Buffon è andato via prima della fine della partita? Comera quella storia? "Gli aiutini sono gli alibi dei perdenti". E qui non ci stanno gli arbitri telefonati, chiusi negli spogliatoi, designati, opzionati, qui il problema alla fine era la rimessa laterale di Vidal. E allora sì: "La rimessa laterale di Vidal era bona". Come il gol di Peluso. Forse perché cerano le alze. Le alze.... Grazie. Io ho visto le aste invece, quelle delle bandiere ieri sera e un Olimpico gonfio, elettrico, rosso, innamorato, che pulsava, pregava, bestemmiava, piangeva, sabbracciava e unasta più in alto di tutte le altre: quella col volto di Ago, la bandiera più bella, la bandiera di una stella.
Le alze lasciamole agli altri, anche lironia chiudiamola qui in questo quarto di finale di martedì, esterno notte, Roma. Perché Roma-Juventus di ieri sera è unaltra cosa: è una rivincita. Ma non sul campionato, sullo 0-3, su Bonucci o cose simili, Roma- Juventus è sempre una rivincita. È la rivincita della nostra anima, è la rivincita di chi lotta contro il potere e lo fa sempre, ogni giorno nel suo piccolo, nella vita se la vuol fare grande. È la rivincita contro chi ti dice e cerca di convincerti che nella vita contano sempre e solo le stesse cose, il profitto, il successo, lutile, le buone relazioni, i rapporti che contano. È la rivincita di chi invece una volta - chissà quando e chissà perché - sè detto che conta di più un abbraccio, un sussulto, mantenere un cuore pulito, che ti fa male, ma che ti fa amare, che vive in un colpo solo, magari quello di kung fu di un ivoriano sotto una curva di Roma e non in una carriera di scudetti e coppe di cartone. Roma-Juventus è sempre una rivincita e quando vinci non sai quasi cosa fare, non trovi le parole. Ma stamattina puoi andare da tuo figlio e dirgli "sì a papà, li abbiamo battuti". Ogni tanto amore mio vincono i buoni, e pure se non succede quasi mai tu credici sempre. Credici sempre e basta. Emozionati. Abbracciami. Tu sei della Roma.