IL MESSAGGERO (M. FERRETTI) - Una sfida in stile mondiale, quella del 5 gennaio allo Juventus Stadium di Torino. E non soltanto perché nelle rose di Juventus e Roma ci sono rappresentanti di 15 nazionali che nel prossimo giugno saranno impegnate nella Coppa del Mondo in Brasile.
LOCCHIO DEL CT Non vè dubbio, perciò, che Juventus- Roma sarà seguita con estrema attenzione da Cesare Prandelli, ct dellItalia. In campo, senza fare distinzioni tra titolari e riserve, un mare di giocatori che indossano o hanno indossato lazzurro. E che, quindi, sono sotto strettissima osservazione per la rassegna iridata del prossimo anno.Acominciare da Buffon, il capitano delItalia, per proseguire con Bonucci, Barzagli, Chiellini e Ogbonna che costituiscono lossatura della difesa azzurra, e con Pirlo, De Rossi, Marchisio e Florenzi perni del centrocampo di Cesare. In attacco Destro, tre gol nelle sue prime/ ultime partite, spera nella convocazione brasiliana; Quagliarella invece ha quasi perso le speranze così come Giovinco. Una curiosità: nella Juventus ci sono quattro ex romanisti, Vucinic, Pepe, Motta e Storari; nella Roma non ci sono ex juventini. In campo il 5 gennaio cinque campioni del mondo del 2006: Totti, Buffon, De Rossi, Barzagli e Pirlo. A proposito: sarà protagonista allo Juventus Stadium anche un campione del mondo in carica, lo spagnolo Llorente. Singolare che la nazionale attualmente più forte al mondo (vittorie alla mano) sia rappresentata da un solo elemento. Il Brasile, favoritissimo per la Coppa del Mondo del 2014, vedrà in azione sei rappresentanti (5 romanisti), ma uno solo è destinato a indossare il prossimo anno la maglia della Seleçao di Felipe Scolari, cioè Maicon. In Brasile, come detto, ci saranno romanisti e juventini per 15 nazionali: oltre a Italia, Brasile e Spagna, ecco lArgentina (Burdisso e Tevez, entrambi ancora in sospeso), lUruguay (Caceres), la Francia (Pogba), il Cile (Isla e Vidal), la Bosnia (Pjanic), la Croazia (Jedvaj è ancora nelle giovanili), la Svizzera (Lichtsteiner), lOlanda (Strootman), gli Usa (Bradley), il Ghana (Asamoah), la Costa DAvorio (Gervinho) e laGrecia (Torosidis). Saranno costretti a seguire i mondiali dalla tv il Marocco (Benatia), la Romania (Lobont), il Montenegro (Vucinic), la Serbia (Ljajic) e la Polonia (Skorupski).
STADIO ESAURITO DA GIORNI Lo spettacolo, insomma, appare assicurato. E, non a caso, levento sarà seguito in diretta tv da decine e decine di Paesi in ogni angolo del mondo. Per dare unidea dellattesa che cè per questa sfida, va ricordato che lo Juventus Stadium è sold out da prima di Natale. I biglietti sono andati esauriti nel giro di poche ore, quindi la sera del 5 gennaio saranno oltre 40 mila i tifosi sugli spalti, con una buona rappresentanza di gente proveniente dalla capitale nonostante il prezzo non certamente amico del settore ospiti, 45 euro. Le due squadre sono ancora in vacanza, con la Juventus che riprenderà ad allenarsi un giorno prima della Roma, cioè domani (Pirlo già a Vinovo). Va detto, però, che già ieri a Trigoria si sono presentati tre giocatori, De Rossi, Destro e Benatia, per svolgere un leggero lavoro in campo. Va ricordato che Garcia contro la Juventus potrà contare probabilmente su tutta la sua rosa, con la sola eccezione di Balzaretti alle prese con la pubalgia: Borriello dovrebbe tornare presto in gruppo, ad esempio, eDeRossi e Strootman hanno scontato la squalifica che ha impedito loro di prender parte alla partita contro il Catania. Questo vuol, dire che, con tutta probabilità, la Roma tornerà a giocare con il 4-3-3 e che le scelte sembrano già fatte, tranne che in attacco dove ci sono tre uomini, Destro, Ljajic e Florenzi, in corsa per una maglia al fianco di Totti e Gervinho. Ogni pronostico è buono, considerando che i tre papabili hanno tutti un validomotivo per essere scelti. Destro, forse, ne ha tre in più, matutto è possibile. La Juventus si sistemerà in campo con il suo abituale 3-5-2, anche se cè chi sostiene che Conte potrebbe optare per una soluzione diversa in difesa considerando i tre attaccanti della Roma.Nellultimo scontro diretto, 16 febbraio scorso, i giallorossi proposero il 3-4-2-1 e Conte non fece una piega. E perse la partita.