«Tanti non sanno cosa sia "AS"»

05/08/2013 alle 10:51.

IL ROMANISTA (D. GALLI) - «Non è solo una questione di "ok, vogliamo cambiare il logo, è proprietà intellettuale". Il fatto è che parecchie persone non sanno cosa sia quell’"AS"». Stati Uniti, Massachussets, Boston, Wellesley College. È venerdì mattina, la Roma si allena sotto lo sguardo vigile di Garcia. James Pallotta



Il presidente si sofferma poi sull’importanza di esportare il brand giallorosso negli States. Secondo il giornalista del Boston Globe, due fattori contribuiscono a rendere lo stemma più riconoscibile al di là dell’oceano: le tournée e Bradley. Spiega Pallotta: «Penso che sia più Bradley. Ma è anche il gioco FIFA della Electonic Arts. I miei ragazzi e i loro amici ci giocano. Conoscono tutti i calciatori, li acquistano e li cedono. Elementi come Michael (Bradley, ndr) aiutano parecchio». Dopo il tour dell’anno scorso, la Roma ha concluso una partnership con la Disney. Lo scorso dicembre è volata a Orlando per allenarsi nello spettacolare complesso sportivo della casa madre di Topolino. Poi è tornata negli States per la seconda tournée di fila, stavolta contro avversari decisamente più "gratificanti" per livello, per qualità. L’obiettivo "commerciale" della Roma è la Mls, la lega americana. Racconta Pallotta: «Ho apprezzato molto la mia squadra a Kansas . Kansas ’s Park è incredibile, uno dei migliori impianti che ho visto nel mio Paese, con 20.000 posti a sedere. Ho parlato con il commissario della Mls, Don Garber, mentre ero là. Gli ho detto che mi piacerebbe avere un rapporto con loro per l’intero campionato. Non so cosa verrà fuori, ma sono sicuro che vorrei fare ancora qualcosa. Soprattutto dopo l’All-Star Game dell’altro giorno».