IL MESSAGGERO (S. ORLANDO) - Nuovo esorcismo dellannata romanista. E uscito per ISBN il secondo volume di Kansas City 1927, che stasera sarà presentato alle 21.30 al Roma Fringe Festival (Parco del Teatro di Villa Mercede) dai suoi autori D
Ma il calcio così raccontato, con commenti in romanesco, accorati e mai sobillatori, ha qualcosa di salvifico. Cè ironia e preparazione, amarezza e passione. E la cronaca della stagione, partita per partita, con nuovi soprannomi assegnati ai giocatori, piena di autocritica e con un fierezza di fondo: bastonati e sempre pronti a ripartire con un «Daje». I Kansas City sono arrivati ad alta quota. Trentamila i loro adepti, e non si tratta solo di quelli le cui date importanti sono dettate dai risultati della squadra del cuore. Nel volume cè la Roma, dalla Z di Zeman alla A di Anreazzoli, incluso il racconto dellincontro il 18 dicembre con la vera squadra al completo (ha riso anche Zeman). Ma soprattutto ci sono i romanisti. Zerocalcare illustra benissimo il loro stato danimo: «La Roma non è mai in vantaggio. Il vantaggio non esiste, è loppio dei popoli. Esiste lansia, un Grizzly che ti dorme appollaiato sulle spalle e non si sa mai quanto ancora dormirà».