Centrocampo perfetto? Garcia studia le mosse

28/07/2013 alle 11:25.

GASPORT (M. CALABRESI) - È il gioco dell’estate. Iniziato tra le montagne, e chissà se finirà dall’altra parte del mondo, quando finalmente Rudi Garcia potrà avere tutti a disposizione e provare la Roma a suo piacimento. Il gioco si potrebbe chiamare «trova il regista »: almeno tre i candidati possibili, e non è detto che a vincerlo sia soltanto



Variabile Tutto farebbe pensare a un dubbio risolto ancor prima di nascere. Non fosse che , a fine partita, prende il microfono: «In quella posizione, bisogna essere bravi a impostare e a non perdere palla. sa fare entrambe le cose». In poche parole, (il cui polpaccio con il tackle disegnato è stato inserito dal Sun nella gallery dei tatuaggi più particolari dei calciatori) è il regista perfetto per la sua idea di Roma. Ultima puntata, venerdì a Salonicco: Roma col mascherato da , in mezzo ancora e l’esordiente . L’olandese (sul cui conto, Van Basten dice: «Darà sostanza alla manovra della Roma») si abbassa quasi sulla linea dei difensori per farsi dare il pallone e imposta (bene), ma non si schioda dalla metà campo. Da lì in poi ci pensa , uno che non si fa problemi a buttarsi nella difesa avversaria. Presto lo farà anche (al Psv era uno dei suoi punti di forza), ma lo farà anche , nonostante dei tre sia quello con meno caratteristiche di inserimento. (ieri a Milano per motivi burocratici), Daniele e Kevin, tanto diversi quanto simili.



Si muovono tutti L’indicazione che ha dato l’amichevole con l’Aris è quella di una Roma in cui nessuno sta fermo. Centrocampisti e attaccanti si scambiano posizione, entrano ed escono dalle loro linee e si mescolano in un megareparto da sei giocatori, per non dare punti di riferimento: proprio come ha chiesto dal primo giorno. Allora, perché non ipotizzare una Roma con , e che a turno fanno i registi e gli intermedi? Possibile, ma con un rovescio della medaglia: , quando in America li avrà tutti e tre, potrebbe accorgersi (con , Bradley e Marquinho alle spalle) di avere un’abbondanza tale da acconsentire a una cessione in quel reparto, qualora servisse reperire soldi per un ultimo acquisto nel caso non si riuscisse a piazzare Osvaldo, o si decidesse di non piazzarlo proprio. Se il bilancio andrà chiuso in attivo, servirà un sacrificio in mezzo al campo. E addio gioco dell’estate.