La mediocrità della squadra «invisibile»

23/04/2013 alle 11:23.

CORSERA (L. VALDISERRI) - Un punto su sei contro Palermo e Pescara: è la strada per la mediocrità. I siciliani erano ultimi in classifica ma con qualche speranza di salvezza; gli abruzzesi ultimi e basta, reduci da 8 sconfitte in fila. In due anni di pro

Anche Pallotta, dall’altra parte dell’Oceano, inizia a rendersene conto. A Trigoria c’è lo stesso scollamento che si vede all’Olimpico. Da un lato troppe figure e troppe voci, non coordinate da Italo Zanzi, che doveva essere l’allenatore dei dirigenti. Dall’altra una squadra che si smarrisce anche in dettagli elementari e che pone domande senza dare mai risposte.

Perché Piris batte un corner e lo spedisce direttamente fuori campo? Perché deve battere i falli laterali e non riceverli? Perché il tiro della disperazione, l’ultimo, deve scoccarlo Nico Lopez che in campionato ha giocato 46 minuti? Perché Marquinhos e giocano rotti?