
IL ROMANISTA (P. BRUNI) - «Sono un po nervoso oggi (ieri, ndc) perché vedo i miei giocatori che sono trattati con poco riguardo come Kameni. E un grande giocatore, la bocciatura preventiva mi sembra eccessiva». E un Sabatini agguerrito e con le idee ben chiare, quello che ieri è intervenuto ai microfoni di Centro Suono Sport per fare un punto sul mercato. «Non possiamo dare un giudizio ha proseguito il direttore sportivo
Archiviata la pratica numero uno, il direttore sportivo ha tracciato le linee guida da seguire per consegnare a Luis Enrique una squadra forte, vogliosa e giovane. «Lamela era una primissima scelta. In un secondo tempo Alvarez è diventata una cosa portata avanti per coprirci. Lamela stupirà la gente romana: sono due giocatori di profilo diverso. Cè stato un momento in cui ho avuto un accordo con Alvarez ma sono orgoglioso di aver preso laltro: ha carisma, forza e squisite qualità tecniche». E levoluzione del mercato? «Lo considero un cantiere. Ci sono tante cose da fare: ho cominciato ad incontrare i calciatori e sono ancora più infervorato di prima, perché ora mi sento molto romanista. Ci dovremo confrontare con loro e capire bene quello che cè da fare. La campagna acquisti se non è agli inizi è a metà strada». Non mancano, poi, alcuni nodi da sciogliere, i nomi sono sempre gli stessi: De Rossi, Vucinic e Menez. Chi resterà? Chi andrà via? «Sono ragazzi che hanno colpito lallenatore ha spiegato Sabatini e sono tre situazioni distinte e diverse. Su De Rossi non cè alcun dubbio che la Roma voglia trattenerlo, negozieremo la sua situazione con calma e tranquillità perché lintenzione di De Rossi è di rimanere. Mirko ha palesato uno stato danimo particolare rispetto a situazioni ambientali che lui coglie negative. E un grande calciatore, potrebbe avere un ruolo molto importante. Vorrei che rimanesse, certo che se volesse andare non sarà merce di scambio né un prodotto in svendita. Menez per le caratteristiche e le qualità piace molto allallenatore. Ha un modo di giocare "spagnoleggiante". Vedremo, mi dovrò confrontare con lui.